
In attesa alla motorizzazione di Lucca durante la nostra esperienza personale
Pisa, 13 gennaio 2020 - Era febbraio 2017 e i tre consiglieri regionali pisani Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni presentarono una mozione in consiglio per chiedere che la giunta toscana si impegnasse per sensibilizzare il ministero sul caso motorizzazione. Nel frattempo la situazione è precipitata. Gli uffici di via Lenin sono stati chiusi e sotto la Torre sono rimasti pochi servizi, ormai, molte pratiche devono essere svolte a Lucca e Livorno con tempi lunghi, attese e costi che gli addetti ai lavori dicono essere quasi "raddoppiati". A fine anno, Pieroni ha ribadito che le "richieste delle associazioni sono legittime e fattibili" e ha attivato un contatto con il ministro. "La mancanza di una sede adeguata, la carenza di personale e i molti servizi essenziali per l’utenza trasferiti, provocano disagi ad operatori professionali, imprese e cittadini, costretti a dover perdere tempo e denaro per usufruire di quei servizi che prima erano garantiti a Pisa".
Quindi? "Sto parlando con la segreteria del ministro per fissare un incontro necessario e urgente. Spero che avvenga quanto prima. Già la settimana che comincia spero che porti novità. Mi sono messo a disposizione del comitato anche per sollecitare un interesse".
Crede che il confronto sarà risolutivo? "Magari non subito, ma di sicuro porterà la questione nella sede adeguata".
Come giudica il quadro generale, adesso? "La situazione è pesante. E’ ingiustificato che Pisa, seconda provincia toscana per utenze e pratiche, abbia una dotazione di uffici, personale e spazi così insufficiente. Il servizio de La Nazione di qualche giorno fa ne è una palese testimonianza".
Obiettivo? "Trovare una soluzione in tempi congrui e ragionevoli per i cittadini. Ho presentato una mozione in consiglio regionale che ancora non è stata discussa, anche se la Regione non ha competenze dirette ma vuole essere un sollecito. Chiediamo che il ministero dia una risposta adegiata. Ne parlai al ministro un mesetto fa".
Quale crede che sia l’opzione migliore? "Quella che sposa il comitato in difesa: l’attuale sede provvisoria a Ospedaletto ampliata e adeguata con la possibilità di utilizzare gli spazi esterni. Un’alternativa ragionevole, intelligente e a portata di mano, vista la penuria di risorse".
Altre proposte? "Non risolverebbero il problema per anni. Mentre a Ospedaletto gli spazi ci sono già. Il Comune di Pisa può metterli a disposizione con la formula dell’affitto: l’area è funzionale e pratica anche per la viabilità. Non occorre neanche entrare in città".
antonia casini © RIPRODUZIONE RISERVATA