
Un'ambulanza (Foto di repertorio)
Pisa, 28 aprile 2019 - Nella piazza del dolore. Nel palazzo d’angolo, sul lungomare, venerdì sera è morto Agostino Di Francesco, 31 anni compiuti da poco. In un edificio a pochi metri più avanti, vivono i familiari di Rachele Innocenti Mancini, scomparsa da pochi giorni. Giornate di grande tristezza a Marina di Pisa colpita da due tragedie così vicine. I parenti di Agostino, che è deceduto dopo aver ingerito due compresse di antinfluenzale, sono ancora sconvolti, hanno assistito alla sua fine senza poter fare nulla se non chiamare i soccorsi. Sono chiusi nella casa in piazza delle Baleari.
Chiedono rispetto per questo momento. «Sì, c’ero anche io ieri sera – racconta un giovane – Sono state ore terribili. Anche questa mattina l’abbiamo passata fra ospedali e polizia». E’ la squadra mobile (il capo Rita Sverdigliozzi e la sua vice Orsini) a seguire le indagini coordinate dal sostituto procuratore Sisto Restuccia. E’ stata sequestrata la confezione utilizzata dal giovane autotrasportatore nato a Caserta ma residente a Sant’Antimo (provincia di Napoli). Sarà l’autopsia a svelare le cause della morte così improvvisa. Per gli esami dei liquidi si dovrà attendere diversi giorni, come da prassi. E’ stata esclusa dal medico interevnuto sul posto qualche forma di meningite. Una delle ipotesi è che il ragazzo possa avere avuto una reazione al farmaco che però - secondo le testimonianze dei presenti - aveva già preso in passato. E che aveva assunto (una compressa) già nel pomeriggio. La sera ne avrebbe prese altre due. E, dopo poco, le sue condizioni sarebbero precipitate. Sarebbe subentrata anche una difficoltà a respirare. I due eventi sono collegati? Saranno gli approfondimenti su di lui e le analisi anche sui medicinali a dare qualche risposta in più.
Chi conosceva l’autotrasportatore lo descrive come «apparentemente in buona salute». Aveva detto loro di accusare i sintomi di un male stagionale e di sentirsi la febbre. Quindi, aveva cercato di ridurli con le compresse. Ma, dopo poco l’ultima somministrazione, si sarebbe accasciato senza riprendersi. La fidanzata, la sorella di quest’ultima e il suo ragazzo hanno quindi chiamato il 118, ma quando il personale della Misericordia è arrivato, per Agostino c’era poco da fare.
Era partito venerdì con qualche sintomo influenzale (ma sembrava niente di più) con la sua ragazza, dal sud, dove abita, ed era arrivato nel pomeriggio a Marina in visita, in questo weekend, alla sorella della fidanzata e al suo compagno che ha trovato lavoro nella provincia pisana. Il suo corpo è stato portato a Medicina legale in attesa degli esami.
A vedere i lampeggianti dell’ambulanza e il via vai dopo della polizia, sono stati in tanti. «Non sapevamo però che cosa fosse successo». La casa è a due passi dal mare e nella piazza in cui sfocia via Maiorca, la strada principale. I giovani sono conosciuti di vista, ma il paese è dispiaciuto per questa nuova tragedia che lo ha colpito. E ieri ne parlavano tutti. Chiedendosi perché.