GABRIELE MASIERO
Cronaca

L’omaggio di Pisa: "Cittadinanza onoraria al Capar"

L’onorificenza alla scuola di paracadutismo. Polemica in Consiglio su Che Guevara.

Lo spettacolo dei paracadutisti in piazza dei Miracoli durante la tappa del Giro

Lo spettacolo dei paracadutisti in piazza dei Miracoli durante la tappa del Giro

Il Consiglio comunale ha approvato (favorevole maggioranza, contrari Diritti in Comune e La città delle persone, astenuto il Pd) il conferimento della cittadinanza onoraria alla Scuola di paracadutismo Capar che, ha sottolineato l’assessore ai servizi demografici e toponomastica Gabriella Porcaro, "non è solo un gesto formale ma una vera e propria celebrazione del legame profondo che unisce questa istituzione alla nostra comunità: Pisa è una città che ha sempre saputo riconoscere e valorizzare il coraggio, la determinazione e lo spirito di sacrificio che animano chi lavora per il bene della collettività e la Scuola di Paracadutismo rappresenta tutto questo, perché non solo forma professionisti altamente qualificati, ma è anche un simbolo di eccellenza, impegno e passione che ha radici forti nella nostra città fin dal 1957". Secondo Porcaro, il Capar "ha dato un contributo fondamentale alla crescita e visibilità di Pisa a livello nazionale e internazionale: ha forgiato generazioni di uomini e donne pronti a mettersi in gioco, a superare i propri limiti, e a servire con onore e dedizione la comunità".

"La cittadinanza - ha aggiunto - è un tributo per il suo continuo impegno, in concorso con le forze dell’ordine, nelle attività sociali svolte sul territorio nazionale, in supporto della popolazione italiana in occasione delle calamità naturali, e sul territorio internazionale in tante missioni a sostegno delle popolazioni vittime di guerra. Attraverso questo istituto riconosciamo il costante dialogo con le realtà locali e il grande lavoro svolto in favore dei residenti nei momenti difficili come l’alluvione del 1966, il crollo della palazzina in piazza Gambacorti nel 1981, fino alle recenti emergenze, dimostrando come la Scuola ha saputo integrarsi profondamente nel tessuto cittadino". Durante il dibattito è poi scoppiato un caso politico. Il capogruppo di Fdi, Maurizio Nerini, nel suo intervento ha infatti definito Che Guevara "stupratore e guerrafondaio" innescando la reazione vibrante delle opposizioni al punto che il presidente dell’assemblea ha dovuto sospendere la seduta. "E’ una vergogna - hanno detto il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo e il consigliere comunale Ciccio Auletta - che gli eredi di Mussolini e Almirante offendano in una sede istituzionale un eroe e martire della causa della liberazione dei popoli come Ernesto Che Guevara. Questi fascisti oggi sono complici di Netanyahu come ieri lo furono di Hitler. Il sindaco di Pisa e Giorgia Meloni si scusino con l’ambasciata cubana e la famiglia Guevara".

Gab. Mas.