"Mia figlia è scomparsa", la ritrovano morta nel bagno di un supermarket il giorno dopo

Il corpo trovato da una guardia giurata: il negozio era chiuso, la giovane sarebbe morta sabato pomeriggio

Il personale del 118 (Foto d’archivio)

Il personale del 118 (Foto d’archivio)

Pisa, 1 settembre 2019 - Una donna di 32 anni, residente sul litorale pisano, è stata trovata morta questa mattina da una guardia giurata all'interno del bagno di un supermercato alla periferia di Pisa. L'esercizio commerciale era chiuso e la morte della giovane risalirebbe al pomeriggio di ieri.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e l'autorità giudiziaria ha disposto l'autopsia per determinare le cause del decesso. Sul corpo della vittima non c'erano segni di violenze, né nel bagno altre tracce del possibile uso di stupefacenti e gli inquirenti non escludono che la morte sia sopraggiunta in seguito a un malore.

Era stata la madre della vittima, proprio ieri, a denunciare la scomparsa della figlia che mancava da casa da un paio di giorni segnalando che poteva trattarsi di un allontanamento volontario. La donna, secondo quanto si apprende dagli investigatori aveva avuto in passato problemi con l'assunzione di stupefacenti anche se da tempo sembrava esserne uscita, tuttavia il timore della mamma era che potesse avere avuto un ricaduta e non avendo notizie di lei da due giorni aveva deciso di denunciarne la scomparsa.

Ma forse il cadavere della trentaduenne potrebbe essere stato lì già da venerdì. Lo denunciano i Cobas con una nota nella quale Francesco Iacovone della segreteria nazionale del sindacato autonomo esprime "sdegno e rabbia perché è il secondo supermercato in due giorni che apre la vendita al pubblico con una persona deceduta sotto un lenzuolo bianco".

"Siamo stati contattati dai lavoratori sconvolti - prosegue il rappresentante sindacale - che ci hanno raccontato che quel bagno era chiuso dal venerdì, si è pensato a un malfunzionamento e ci si è limitati a mettere un cartello. Con il massimo rispetto per la magistratura e per le autorità di pubblica sicurezza che stanno svolgendo le indagini, siamo comunque a denunciare le grandi catene commerciali che non fermano i profitti neanche davanti alla morte. Ieri a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, come oggi a Pisa. Il consumismo prende il sopravvento finanche sulle più elementari regole non scritte della nostra umanità".

Sarà l'autopsia che sarà affidata domani dalla procura al medico legale a chiarire le cause del decesso della trentaduenne. L'esame autoptico permetterà anche di stabilire quando la giovane abbia realmente perso la vita. Un dettaglio importante dopo la denuncia fatta dai Cobas, riferendo le segnalazioni di alcuni lavoratori, secondo i quali la toilette risultava chiusa e fuori servizio da venerdì pomeriggio.

Al momento l'ipotesi finirà più accreditata in ambienti investigativi è che la donna sia morta in seguito a un malore.