
La badante ucraina morta nel rogo
Vicopisano (Pisa), 7 marzo 2024 – Quando l’hanno trovata accasciata accanto alla donna che accudiva da un anno, tutti hanno capito quello che era successo. Nadya Rehulych, 60 anni, badante ucraina, è morta nel tentativo di salvare Bruna Maria Ciardelli, 90 anni, da tempo allettata nella sua casa di via Morandini a Cevoli, frazione di Vicopisano.
L’incendio divampato nella camera dell’anziana sarebbe divampato da una delle prese che alimentavano il letto sul quale era adagiata da tempo la donna. E’ stato il figlio di lei, Luigi, che abita al piano di sotto, ad accorgersi dell’incendio. La luce che se ne va, le grida, il fumo: l’uomo sale al piano di sopra e prova ad entrare, ma i locali sono impraticabili. Chiama il 112 e sul posto, oltre ai sanitari, arrivano anche i pompieri.
Sono loro a penetrare la coltre di fumo, a domare il rogo e spalancare le finestre. Ma trovano le due donne in pratica senza vita. Inutile tutti i tentativi di rianimarle. Sul posto sopraggiungono anche i carabinieri, il magistrato di turno, dottor Fabio Pelosi e il medico legale. Ma il quadro è chiaro, un grande dramma che ha provato tutta la comunità. Le cause sono accidentali.
Nadya Rehulych, originaria dell’Ucraina, era in Italia da 20 anni. E lavorava in modo regolare da un anno per la famiglia Ciardelli. Lascia in patria il marito e la figlia che sta arrivando in Toscana.