
Il flash mob dei comitati per la salute pubblica a Volterra, nel. 2021
Volterra si mobilita ancora una volta per difendere il diritto alla salute e il servizio sanitario pubblico. Il 24 maggio, le associazioni Sos Volterra, Difendiamo l’Ospedale e Mamme Valdicecina organizzano una manifestazione di protesta e sensibilizzazione, che si terrà, dalle 10, nel centro storico della città. La difesa dell’Ospedale di Volterra rappresenta una delle battaglie più lunghe e sentite dal territorio, un fronte aperto ormai da anni. Tra proteste, occupazioni e mobilitazioni, cittadini, associazioni e amministrazioni locali si sono sempre schierati per difendere un presidio fondamentale per la salute della comunità. Motivo principale di questa lotta è sempre lo stesso: i tagli alla sanità pubblica, che negli ultimi decenni hanno portato a una riduzione drastica di servizi e strutture sul territorio nazionale e locale. Negli ultimi dieci anni, sono stati sottratti 37 miliardi di euro al settore sanitario, stando le associazioni.
"A livello nazionale, dei circa 1.200 ospedali pubblici presenti fino a qualche anno fa, ne sono rimasti circa 1.000, con tagli selvaggi ai posti letto. Anche in Toscana, la situazione non è diversa: l’ospedale di Volterra è sempre stato nel mirino, e in un contesto sempre più orientato ai numeri, i territori meno popolati come il nostro sono diventati facili bersagli - dicono Sos, Difendiamo l’ospedale e Mamme Valdicecina - Nel 2009, la situazione si fece particolarmente tesa. In un’assemblea, l’allora direttore sanitario annunciò che l’ospedale sarebbe stato smantellato in due anni, con l’introduzione dell’elisoccorso come unica soluzione. Da quel momento, la lotta si intensificò. Grazie all’impegno di amministrazioni locali, associazioni e cittadini, si riuscì a bloccare la riconversione dell’ospedale, che la Regione aveva addirittura previsto con una delibera. Massima tensione si ebbe con l’arroccamento della torre di Palazzo dei Priori, quando la Regione voleva eliminare le urgenze, chiudere chirurgia e ortopedia di notte o nel fine settimana, e dimezzare i posti letto. La mobilitazione della popolazione, scesa in piazza l’indomani della protesta, fu determinante per far ritirare il piano": Per le associazioni, "Negli ultimi anni, la sanità a Volterra è stata progressivamente indebolita: allarmi ignorati, chiusure di reparti come cardiologia, smantellamento del servizio pediatrico e mancanza di una terapia intensiva polivalente, promessa da Giani e poi abbandonata. È ora di scendere in piazza per difendere il diritto alla salute del territorio, che merita rispetto e attenzione indipendentemente dalle strategie politiche dei grandi centri".
I.P.