Francesco Paletti
Cronaca

Mondiali di scherma, ultima chiamata per il fioretto rosa e Martina Batini

Nell'individuale la pisana non è andata oltre i sedicesimi di finale. Buon quinto posto, ieri, per la pisana Ilaria Bianco e le altre sciabolatrici azzurre.

La campionessa pisana Martina Batini

Pisa, sabato 18 luglio 2015 -  L'oro nel fioretto rosa per riscattare un mondiale, almeno fino ad ora, dalle tonalità più tendenti al grigio che all'azzurro. Quanto meno per le protagoniste «made in Pisa» delle nazionali impegnate sulla pedana di Mosca, ossia Martina Batini, astro nascente del «dream team» del fioretto rosa, e Ilaria Bianco, elemento d'esperienza della squadra femminile di sciabola. E' quella che comincerà oggi e, auspicabilmente, dovrebbe concludersi domani, giorno in cui è in programma la finale femminile del fioretto squadre, quello in cui l'Italia schiara ai nastri di partenza un quartetto composto, oltrechè dalla pisana Batini, anche da Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali. In pratica il meglio del «fioretto rosa» mondiale che salirà in pedana a partire dai sedicesimi affrontando la vincente della sfida fra Spagna e Venezuela con l'obiettivo dichiarato di puntare all'oro anche per riscattare la prove un po' opache nell'individuale, competizione che ha visto brillare la sola Errigo (medaglia di bronzo) mentre le altre tre sono tutte uscite ai sedicesimi.

Un riscatto, sia pure parziale, dei piazzamenti ottenuti nelle competizioni, invero, è arrivato anche ieri dalla sciabola femminile con la pisana Ilaria Bianco protagnista insieme a Irene Vecchi, Rossella Gregorio e Loreta Gulotta. Le azzurre, invero, sono state decisamente sfortunate: per loro, infatti, una sola sconfitta di misura (45-40) negli ottavi di finale con l'Ucraina, la sfida che gli ha precluso l'accesso alla zona medaglia costringendole ad accontentarsi di un onorevole quinto posto. Prima di quel match, infatti, avevano battuto nettamente l'Ungheria (45-25). E dopo hanno avuto la meglio di Cina (45-29) e Francia (45-43). Nella competizione individuale, invece, la sciabolatrice pisana era uscita ai trentaduesimi di finale al pari della Vecchi e della Gregorio, mentre la Gulotta aveva salutato la competizione addirittura ai 64esimi.