Miss Trans Estate: una luce oltre i riflettori

Il concorso si è chiuso con la vittoria della trentenne Cleo Machado. "Porterò avanti la causa Lgbt per combattere ogni discriminazione"

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Sulle note di We are the Champions dei Queen si è chiusa lo scorso mercoledì sera la 12esima edizione del concorso di Miss Trans Estate nella cornice dello spazio esterno del ristorante di specialità brasiliane Rio Grande’s Mare sul viale del Tirreno. Abiti sgargianti, colori sfavillanti, sorrisi, selfie, ma anche politica: "Questa è una grande festa per ribadire che la comunità transessuale è presente – spiega la fondatrice del concorso Micarla Djonsom –. Anche se in Versilia, sede storica dell’evento, non siamo più ben accette, non ci siamo sconfortate e siamo riuscite a trovare questo luogo che ci ha accolte calorosamente".

Ad essere incoronata Miss Trans Estate 2021 è stata la trentenne Cleo Machado, che con l’emozione negli occhi commenta: "È un onore per me. Questa non è solo una vittoria personale, ma di tutta la comunità trans. Ho intenzione di portare avanti la battaglia Lgbt per i diritti e di mettere in luce la nostra causa. Soprattutto nell’ambito del lavoro, dove spesso noi trans veniamo svalutate ed etichettate come non idonee, dobbiamo far capire che abbiamo le stesse capacità delle altre persone. Vogliamo uguaglianza e parità". La reginetta di origine brasiliana, vive a Prato da dieci anni. "Amo l’Italia –aggiunge Machado – anche se sono nata e cresciuta in Brasile non riesco più ad immaginarmi in un altro posto. Questa è la mia casa".

A seguire, si è classificata al secondo posto Cinelys Sanmarino, che si è aggiudicata anche il premio speciale Miss Trans Estate Web, al terzo posto Giulia Amato, al quarto Renata Fontana che si è aggiudicata anche il premio speciale per il miglior abito da sera, mentre Luana Baldrini si è classificata al quinto ed ultimo posto.

Tra i premi speciali, Sofia La Papessa, attivista Lgbt, membro del direttivo del Movimento di identità transessuale (MIT) di Bologna e operatrice sociale, è stata la prima partecipante nella storia del concorso ad ottenere la fascia di Miss Trans per l’impegno profuso nel sociale. "Sono molto grata di aver ottenuto questo riconoscimento – afferma La Papessa –. L’attivismo, come lo intendo io, non si fa per mettersi in mostra, ma è un esercizio quotidiano: facendo volontariato, andando negli ospedali, aiutando i bisognosi. Oltre ad interessarmi della causa trans, sto svolgendo anche un corso per divetare Oss e per aiutare gli anziani". "Mettersi in gioco è importante – conclude La Papessa –. Ogni transessuale che si alza al mattino ed esce di casa compie un atto politico, di autoderminazione. Dire che ci siamo mettendoci la faccia, come in questa manifestazione, per noi è fondamentale".

Il sogno dietro la corona per queste ragazze è di uscire dalle zone d’ombra della società per poter vivere nella luce anche quando si spengono i riflettori.

Ilaria Vallerini