
I dottori Luca Morelli, Simone Guadagni e Federica Marmorino coinvolti nello studio
Pisa, 16 dicembre 2022 - Un team di dottori ha sviluppato una terapia oncologica alternativa per trattare le metastasi al fegato da tumore del colon-retto che unisce la chirurgia alle microonde. Lo studio è stato portato avanti dagli studiosi pisani della sezione dipartimentale di Chirurgia generale universitaria dell'Aoup diretta dal professore Giulio Di Candio.
Stiamo parlando di una nuova opportunità terapeutica per le metastasi epatiche che inserisce l'utilizzo intraoperatorio delle microonde all'interno di un percorso multidisciplinare oncologico-chirurgico che è quasi sempre preceduto e seguito da chemioterapia.
La coesistenza all'interno del team pisano dell'elevata esperienza sia in chirurgia generale (accesso tradizionale, mini invasivo laparoscopico e robot-assistito) che in ecografia chirurgica ha permesso di unire le forze ed effettuare sul paziente scelte personalizzate raggiungendo risultati eccellenti. Questo nuovo approccio che unisce la chirurgia alla termoablazione rientra, quindi, tra le molte terapie oncologiche innovative ed efficaci che mirano a preservare il più possibile l'organo. Rispetto al passato, infatti, oggi le speranze di controllo della malattia sul lungo termine sono maggiori e in alcuni casi si arriva addirittura a prospettive di guarigione.
A differenza di sistemi di termoablazione precedenti, il rilascio di energia garantito dalle microonde è molto rapido e le aree di ablazione ottenibili sono maggiori. La possibilità di variare agevolmente la dimensione dell’area trattata e al tempo stesso di termoablare molte lesioni senza prolungare troppo la durata dell’intervento ha consentito di trattare con successo anche pazienti con oltre 40 metastasi.
Nel dettaglio, l’approccio combinato consiste in un accurato studio ecografico intraoperatorio da parte del chirurgo prima di procedere all’asportazione chirurgica di tutte le metastasi aggredibili agevolmente. Le lesioni profonde, invece, specie se a ridosso di grossi vasi, vengono termoablate mediante microonde guidando un apposito ago sotto controllo ecografico. Una volta verificato il corretto posizionamento, il calore sviluppato dalle microonde provoca la necrosi della metastasi trattata che avrà estensione variabile in base a quanta energia si decide di utilizzare e per quanto tempo.
Il dottor Simone Guadagni, chirurgo ed ecografista della Sezione dipartimentale di chirurgia generale universitaria e la dottoressa Federica Marmorino, ricercatrice in Oncologia medica, sono stati i primi a condividere l'autorship dello studio.
Anche la collaborazione con tutto il gruppo oncologico pisano dedicato al colon retto, i cui referenti sono la professoressa Chiara Cremolini, direttrice della Scuola di specializzazione in Oncologia dell'Università di Pisa e Gianluca Masi, direttore dell’Unità operativa di Oncologia medica 2 universitaria, è stata fondamentale per la gestione condivisa dei pazienti, per l’analisi dei dati e per la stesura del lavoro.
Gli ottimi risultati sui pazienti operati con questo nuovo approccio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista "Frontiers in Oncology" con il titolo "Surgery combined with intra-operative microwaves ablation for the management of colorectal cancer liver metastasis: a case-matched analysis and evaluation of recurrences”. “Siamo molto contenti per questo riconoscimento proveniente dalla comunità internazionale che ha ritenuto meritevole di pubblicazione la nostra esperienza - afferma il professore Luca Morelli, responsabile dello studio ed autore materiale degli interventi. - Con l’approccio descritto abbiamo trattato molti pazienti complessi, alcuni dei quali al limite della fattibilità, senza registrare mortalità e con risultati oncologici soddisfacenti. L’analisi pubblicata ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa”.