Maxi retata anti-droga ai Cavalieri. Al via il processo per 25 persone

Maxi retata anti droga a Pisa: 25 imputati, tutti di origine straniera, portati al dibattimento dopo 6 anni. Accusa di spaccio, con 90 provvedimenti di arresto emessi. Prima udienza slitta a febbraio.

Novembre 2018. Maxi retata anti droga a Pisa. Al setaccio i punti più caldi della città, in particolare il centro. A distanza di 6 anni, il caso è arrivato a dibattimento, con uno stuolo di avvocati (tra cui Sara Baldini, Roberto Nocent, Iole Bonacci, Gabriele Dell’Unto, Alessandra Natale, Maria Paola Nobili, Andrea Fulceri, Ilaria Fiori, Mariella Giannessi, Laura Primavori, Brunella Crecchi, Stefania ceccarelli, Antonio Urbani) e 25 imputati, tutti di origine straniera, magrebini, gambiani, senegalesi. All’epoca in 23 erano stati arrestati, quasi tutti liberati dopo poco.

Ieri mattina si sarebbe dovuta tenere la prima udienza davanti al giudice monocratico, l’accusa per tutti è di spaccio (quinto comma), ma un difetto di notifica per tre imputati ha fatto slittare il proseguimento a febbraio prossimo.

L’operazione durò in tutto 40 giorni e portò a 90 provvedimenti di arresto emessi nei confronti di 25 persone considerate pusher: secondo investigatori e inquirenti gestivano il traffico di droga nella zona della stazione e sotto i loggiati di viale Gramsci. 23, portate al Don Bosco, tornarono quasi tutte in libertà fra le polemiche. Tutte tranne una, su cui pendeva già un ordine di arresto per reati analoghi. "Si ripartivano le zone - aveva spiegato l’allora capo della mobile Rita Sverdigliozzi - presidiando stabilmente tutta l’area della stazione centrale, contraddistinta, tra l’altro, dalla presenza di numerosi istituti scolastici e religiosi. La droga veniva nascosta, in prevalenza, sulle gomme di autoveicoli parcheggiati, e nel cavo orale degli spacciatori quando si trattava di piccoli quantitativi. Lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza di centinaia di cittadini e turisti, indipendentemente dal clima". Sul blitz - dove si utilizzarono anche quattro agenti della squadra mobile sotto copertura - e la successiva liberazione intervenne anche l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

An. Cas.