
Simone Brogni, titolare de "La Rosa dei Venti" (Foto Cappello/Valtriani)
Marina di Pisa, 28 novembre 2021 - La libecciata si è alzata nella notte ed è andata avanti per tutto il giorno, a più riprese. E Marina di Pisa è stata nuovamente travolta, sommersa di acqua e sassini. Lungomare chiuso da cima a fondo fino (almeno) a questa sera, negozi e case allagati. Un copione già visto. Un paese senza più alcuna difesa. Le scogliere sprofondate, la ghiaia che non regge l’urto delle onde. Codice arancione ieri e allerta gialla oggi. Queste le disposizioni che erano arrivate dalla sala operativa della Protezione civile regionale secondo cui il vento sulla costa durerà comunque fino a questa sera a mezzanotte. Pisamo, infatti, ha già programmato l’intervento di rimozione dei sassi per domani mattina. Il mare ha tracimato di fronte piazza Baleari e in piazza Gorgona (appena riqualificate), ma anche in piazza Sardegna fino al ristorante La Riva e in anche in altri tratti del lungomare. Le dighe esterne fino agli ultimi metri di via Padre Agostino hanno ceduto. A creare problemi anche i lavori mai terminati alla cella 1, mentre nella cella lato piazza Sardegna la ghiaia è stata completamente ricoperta dall’acqua. In azione, fin dalle prime del mattino, i volontari della Pubblica Assistenza del litorale, i vigili del fuoco, la municipale cui si sono aggiunti gli uomini della Protezione Civile. Le raffiche di vento hanno danneggiato un tetto in via Arnino e scoperchiato per metà l’ex albergo Gori. Interventi anche in via dell’Ordine per una impalcatura pericolante e a Calambrone per una insegna venuta giù. Mercato di oggi annullato, mezzi al lavoro per eliminare i ristagni dovuta all’acqua che entra da via Duodi. Critica anche la situazione in zona porto.

E non mancano le polemiche: "Venerdì, con la diramazione dell’allerta arancione, ho chiesto alla Protezione civile di poter avere un po’ di sacchi di sabbia per proteggere il locale – dice Simone Brogni, della Rosa dei Venti – ma la risposta è stata: ‘Non li distribuiamo, semmai fatteli da solo’. Il risultato è che il bar è pieno d’acqua anche perchè il lungomare e il piazzale davanti non è mai stato ripulito da detriti e sassini dopo la mareggiata precedente, a inizio novembre". Per l’esattezza il 2 novembre scorso, con gli stessi identici problemi, con lo stesso identico scenario.
E il pensiero va dritto a gennaio 2021, al sopralluogo del governatore Eugenio Giani finito con la premessa di interventi urgenti e risolutivi. "Se non prendiamo atto dell’assenza di qualsiasi protezione, rischiamo di essere spazzati via" tuona ancora una volta Simona Rindi, residente e presidente del Ccn di Marina (Confesecenti). "Oltre al prevedibile problema alla solita cella incompleta – commenta il consigliere comunale Francesco Niccolai (Fdi-Pisa nel cuore)-, si sono verificati parecchi altri danni. Eppure il vento non è stato fortissimo come altre libecciate autunnali". "La situazione è drammatica – ammette Barbara Benvenuti, presidente del direttivo Confcommercio di Marina e titolare del ristorante Foresta – l’anno scorso abbiamo rifatto il tetto e quindi dovremmo essere abbastanza al sicuro rispetto al vento ma il problema è il mare che le dighe non trattengono più. L’acqua ha travolto le palafitte, la spiaggia è scomparsa e l’onda batte direttamente sulla struttura. Stiamo tenendo d’occhio un panettone in cemento flagellato e spostato dal mare come fosse leggerissimo e che rischia di essere scagliato addosso alle colonne del ristorante".