FRANCESCA BIANCHI
Cronaca

Pisa, torna il libeccio. E una valanga di ghiaia

Le dighe ormai non reggono più neanche mareggiate di media intensità. Lungomare di Marina nuovamente sommerso, tra le proteste

Simone Brogni, titolare de "La Rosa dei Venti" (Foto Cappello/Valtriani)

Marina di Pisa, 28 novembre 2021 - La libecciata si è alzata nella notte ed è andata avanti per tutto il giorno, a più riprese. E Marina di Pisa è stata nuovamente travolta, sommersa di acqua e sassini. Lungomare chiuso da cima a fondo fino (almeno) a questa sera, negozi e case allagati. Un copione già visto. Un paese senza più alcuna difesa. Le scogliere sprofondate, la ghiaia che non regge l’urto delle onde. Codice arancione ieri e allerta gialla oggi. Queste le disposizioni che erano arrivate dalla sala operativa della Protezione civile regionale secondo cui il vento sulla costa durerà comunque fino a questa sera a mezzanotte. Pisamo, infatti, ha già programmato l’intervento di rimozione dei sassi per domani mattina. Il mare ha tracimato di fronte piazza Baleari e in piazza Gorgona (appena riqualificate), ma anche in piazza Sardegna fino al ristorante La Riva e in anche in altri tratti del lungomare. Le dighe esterne fino agli ultimi metri di via Padre Agostino hanno ceduto. A creare problemi anche i lavori mai terminati alla cella 1, mentre nella cella lato piazza Sardegna la ghiaia è stata completamente ricoperta dall’acqua. In azione, fin dalle prime del mattino, i volontari della Pubblica Assistenza del litorale, i vigili del fuoco, la municipale cui si sono aggiunti gli uomini della Protezione Civile. Le raffiche di vento hanno danneggiato un tetto in via Arnino e scoperchiato per metà l’ex albergo Gori. Interventi anche in via dell’Ordine per una impalcatura pericolante e a Calambrone per una insegna venuta giù. Mercato di oggi annullato, mezzi al lavoro per eliminare i ristagni dovuta all’acqua che entra da via Duodi. Critica anche la situazione in zona porto.

Da sin. allerta gialla per rischio idrogeologico, vento e infine mareggiate
Da sin. allerta gialla per rischio idrogeologico, vento e infine mareggiate

E non mancano le polemiche: "Venerdì, con la diramazione dell’allerta arancione, ho chiesto alla Protezione civile di poter avere un po’ di sacchi di sabbia per proteggere il locale – dice Simone Brogni, della Rosa dei Venti – ma la risposta è stata: ‘Non li distribuiamo, semmai fatteli da solo’. Il risultato è che il bar è pieno d’acqua anche perchè il lungomare e il piazzale davanti non è mai stato ripulito da detriti e sassini dopo la mareggiata precedente, a inizio novembre". Per l’esattezza il 2 novembre scorso, con gli stessi identici problemi, con lo stesso identico scenario.

E il pensiero va dritto a gennaio 2021, al sopralluogo del governatore Eugenio Giani finito con la premessa di interventi urgenti e risolutivi. "Se non prendiamo atto dell’assenza di qualsiasi protezione, rischiamo di essere spazzati via" tuona ancora una volta Simona Rindi, residente e presidente del Ccn di Marina (Confesecenti). "Oltre al prevedibile problema alla solita cella incompleta – commenta il consigliere comunale Francesco Niccolai (Fdi-Pisa nel cuore)-, si sono verificati parecchi altri danni. Eppure il vento non è stato fortissimo come altre libecciate autunnali". "La situazione è drammatica – ammette Barbara Benvenuti, presidente del direttivo Confcommercio di Marina e titolare del ristorante Foresta – l’anno scorso abbiamo rifatto il tetto e quindi dovremmo essere abbastanza al sicuro rispetto al vento ma il problema è il mare che le dighe non trattengono più. L’acqua ha travolto le palafitte, la spiaggia è scomparsa e l’onda batte direttamente sulla struttura. Stiamo tenendo d’occhio un panettone in cemento flagellato e spostato dal mare come fosse leggerissimo e che rischia di essere scagliato addosso alle colonne del ristorante".