
Lo spettacolo, sul testo di Annick Emdin ripercorre la notte prima di morire del partigiano Bruno .
L’ultima notte del partigiano Bruno prima della esecuzione dela sua condanna a morte. Va in scena domani, giovedì 24 aprile al Teatro Nuovo alle 21, lo spettacolo "L’ultima lettera di Yanez", una storia d’amore e di Resistenza in un’Italia oppressa dal fascismo e dalla guerra. Lo spettacolo, sul testo di Annick Emdin (nella foto), regia della stessa Annick Emdin e Carlo Scorrano, parte da una cella di prigione dove si trova recluso il partigiano Bruno – interpretato da Francesco Pelosini –. Il giovane ha ancora poche ore di vita e scrive una lettera nella mente alla sua Titti – interpretata da Cecilia Casini. È la sua ultima notte, quella prima dell’esecuzione. Che cosa c’è nella mente di un uomo che sta per morire? Che cosa c’è nella mente di una ragazza che sta per dare alla luce una nuova vita? Da una cella di via Tasso un partigiano, Bruno, scrive una lettera nella mente alla sua Titti. È la notte precedente all’esecuzione. Dalla solitudine in cui si trova, piena di pensieri, di speranze ed enormi paure, incinta di lui, Titti risponde. Ma per quanti muri e distanze la guerra possa mettere tra di loro, nelle loro menti sono insieme, e il loro carteggio immaginario profila un intreccio di storie: quelle delle loro vite, e quella d’Italia nei terribili anni del ventennio prima e dell’occupazione nazista poi. Nella mente, tutto si mescola: il presente della cella e delle torture, dei treni presi e delle paure, ma anche i ricordi della scuola, i momenti d’amore, i libri letti assieme e le piccole parole, le azioni di lotta, i proiettili sparati ed i giochi d’infanzia. Il testo e la regia sono di Emdin che è scrittrice, drammaturga, regista teatrale (Matrioska, Bambole usate, Medea, La sposa guerra, La seconda scelta, La morte non esiste, La giostra del cielo) e sceneggiatrice (L’ombra del giorno di Giuseppe Piccioni). Lo spettacolo ha una durata di circa 80 minuti e la produzione è di Binario Vivo.
Carlo Venturini