
Luca Nannipieri
Pisa, 15 ottobre 2021 - Il noto critico d'arte Luca Nannipieri, dopo le conferenze ospitate nei maggiori musei italiani, dalla Pinacoteca di Brera di Milano ai Musei Capitolini a Roma, vola in Francia, a Parigi, e poi in Inghilterra: i suoi libri infatti vengono tradotti e pubblicati nei due paesi, e ad essi saranno affiancate conferenze in luoghi pubblici.
Il suo ultimo libro "A cosa serve la storia dell'arte", pubblicato in Italia da Skira, presentato al Senato della Repubblica, come il precedente libro di Nannipieri su Raffaello lo è stato alla Camera dei Deputati in occasione delle celebrazioni ufficiali dell'artista, viene ora dato alle stampe in Francia dalla casa editrice Editions L'Harmattan e distribuito nelle librerie francesi.
Il libro pubblicato a Parigi è una summa della sua riflessione sull'arte, che ha portato il critico pisano anche a ottenere il Premio per la Critica al Gran Galà Arte Cinema Imprese durante la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, a vedersi dedicato già un libro sul suo pensiero, scritto da una studiosa, e a calcare, quando necessario, i set televisivi per divulgare l'arte al pubblico più popolare su Rai e Mediaset.
Il libro tradotto affronta le grandi domande della storia: perché i popoli conservano i manufatti e le opere che fanno? Cosa spinge le comunità a preservare i simboli e le testimonianze ricevuti dal passato? Perché nelle città, prima occidentali, poi ovunque nel pianeta, si sono aperti musei e gallerie per proteggere le opere fatte nei secoli trascorsi?
Perché l'arte e la bellezza cambiano col tempo e con le geografie, al punto che un'opera venerata nei millenni addietro viene poi spesso dispersa, trascurata o seppellita e oggi riscoperta come testimonianza di valore da custodire?
Insomma il libro riflette sulle fondamenta della storia dell'arte. Luca Nannipieri, riconosciuto dalla stampa francese come uno dei più autorevoli e mediaticizzati critici d'arte italiani, ha pubblicato con Skira i libri "Capolavori rubati" (2019), "Raffaello" (2020), "A cosa serve la storia dell'arte" (2020) e un altro volume è in uscita a fine novembre; dalla rubrica televisiva su RaiUno, "SOS Patrimonio artistico", Rai Libri ha pubblicato il volume "Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale".
Nel libro "A cosa serve la storia dell’arte" (Skira, 2020), in Francia col titolo "À quoi sert l'histoire de l'art" (Editions L'Harmattan, 2021), approfondendo il rapporto tra patrimonio storicoartistico, persona e comunità, Luca Nannipieri riflette sulla responsabilità sociale dello storico e del critico d’arte, mettendo a confronto il suo pensiero con i fondatori o punti di riferimento della disciplina, da Johann Joachim Winckelmann ad Arnold Hauser, da Alois Riegl a Erwin Panofsky, da Max Dvořák e Bernard Berenson a Heinrich Wölfflin.