Lo spettacolo sulla storia di Alfonsina Strada arriva al teatro Vittoria di Buti

Un nuovo appuntamento della Rassegna Rosso di Scena a Cascine di Buti. Un pezzo teatrale sulla famosa ciclista "Regina della pedivella" all'interno del suo negozio di biciclette, tra paure, tormenti e rivincite.

Daniela Bertini nei panni di Alfonsina Strada

Daniela Bertini nei panni di Alfonsina Strada

BUTI - 18 aprile 2024. Domenica 21 aprile alle 21.15, al teatro Vittoria di Cascine di Buti va in scena "Alfonsina. La donna che arrivava sempre ultima", lo spettacolo nato dalla penna sensibile e attenta di Stefano Benedetti, che sta macinando chilometri su chilometri. Dal suo debutto nel settembre 2021, Alfonsina, alias Daniela Bertini sulla scena, ne ha macinata di strada, raccontando la sua storia sui palchi di teatri locali, non solo in Toscana… arrivando fino a Trieste! Lo spettacolo si inserisce nell'ambito della Rassegna Rosso di Scena organizzata da Fita provinciale Pisa e UITL.

Lo spettacolo porta in scena la vita della famosa "Regina della pedivella", racconta la sua passione per la bici, grandissima e importante, fin da bambina, le sue difficoltà in quanto femmina a vedere accolta la sua scelta di correre in bici, questa sua passione che la accompagnò per tutta la vita, fino a quando aprì una bottega di riparazioni a Milano. E la protagonista è proprio una bottega di riparazioni di biciclette: un luogo di ricordi, dove il racconto si snoda in un modo che potremmo azzardare a definire ‘brechtiano’. L’attrice è talvolta narratrice, talvolta personaggio; potrebbe essere una sorta di fantasma di Alfonsina, che torna nella sua bottega e ritrovando i suoi attrezzi, i fascioni, la sua bicicletta, si accende nel racconto che non è lineare, ma costruito per flashback che attraversano gli episodi più significativi della sua vita, personale e sportiva.

Un team di tutto rispetto si è formato per questo spettacolo per portare in scena una storia unica, bella, emozionante. E Daniela Bertini, sostenitrice del motto 'non si finisce mai di imparare', ha cominciato a preparare lo spettacolo andando a fare pratica in un laboratorio di riparazioni di biciclette per poter meglio capire e provare la fatica ma anche le sensazioni della protagonista della storia, che negli ultimi anni della sua vita aveva aperto una bottega di riparazioni di biciclette a Milano. Fatica, sudore, cadere, rialzarsi, sporcarsi le mani: ecco, la metafora della vita ciclistica di Alfonsina è la stessa che ha vissuto l’attrice con la guida del regista Federico Meini, con la stessa determinazione e volontà di essere in grado di affrontare questa sfida di portare sul palcoscenico, dopo anni di teatro comico, di spettacoli per l’infanzia e di teatro di strada, un monologo intenso ed originale, scritto con la profondità e la cura che caratterizza i testi del Benedetti.

Un testo e quindi uno spettacolo che racconta sì la storia di Alfonsina ma soprattutto ci fa scoprire le sue paure, i suoi tormenti, le sue lotte, le sue sconfitte e le sue rivincite interiori, tra corse, polvere, saliscendi, fatica e forza di volontà. Ce la racconta proprio lei, Alfonsina, portandoci nella sua bottega, a Milano, tra ruote di bicicletta, camere d’aria da riparare e la ‘’morca’’ sugli attrezzi e sulle mani. E ci ricorda che nessun sogno è troppo grande per essere inseguito, ci ricorda che con l'impegno e una passione sconfinata, l'impossibile diventa possibile, per chiunque, uomo o donna. Quale storia migliore per questi giorni, in cui ricordiamo l’importanza di una società che possa offrire pari opportunità a tutti i suoi cittadini e cittadine.

Insieme a Daniela, sul palco, Matteo Marranini e il giovanissimo Francesco Giacomelli, che interpreta un piccolo affezionato cliente di Alfonsina, insieme ad alcuni attori e attrici di AtTieSse teatro Spettacolo.