
Un mazzo di fresie e rose bianche appoggiato sul palo del semaforo all’angolo tra via Matteucci e via Rossellini e un messaggio: "Ciao Lorenzo che la terra ti sia lieve" (che è la traduzione dalla frase latina "Sit tibi terra levis") . Così qualcuno porge l’ultimo saluto a Lorenzo Mori, morto a soli 16 anni in un terribile incidente stradale avvenuto domenica.
Il traffico di via Matteucci ieri era quello di ogni giorno, ma questo tragico evento segnerà per sempre quel tratto di strada, come la vita di familiari, amici, ma anche delle persone del quartiere e di chi era presente nel momento in cui è avvenuto il fatto. "Ero seduto sulla panchina posta dall’altro lato della strada quando è avvenuto l’incidente – spiega a "La Nazione" un uomo sulla cinquantina, frequentatore assiduo della zona –. Mentre il ragazzo stava attraversando la strada con lo skateboard in mano, una macchina si è staccata dalla fila e mi è sembrato anche di vederla accelerare. Proprio nel momento del sorpasso sulla zebratura stradale posta al centro della carreggiata, la macchina ha travolto il ragazzo che è caduto violentemente a terra. È stato terribile".
La calma di quel tardo pomeriggio è stata spezzata dal tonfo dell’impatto, seguito dal rumore della folla che è accorsa a soccorrere il ragazzo in fin di vita, come racconta il titolare della pasticceria La Petite, Federico Puccini: "Mi trovavo dentro al locale e all’improvviso ho visto tutti i clienti seduti ai tavoli all’esterno alzarsi e correre verso la strada. Anch’io mi sono avvicinato e ho visto il ragazzo a terra... Eppure – aggiunge – questa via non è pericolosa, è provvista di due corsie di marcia molto ampie, della zebratura stradale, di un impianto semaforico funzionante. Alcuni clienti della pasticceria mi hanno riferito di aver visto la macchina sorpassare la coda sulla zebratura prima dell’impatto. Il problema quindi non è la sicurezza della strada, ma la mancanza di prudenza...".
Ilaria Vallerini