
Liste d’attesa e caos ospedale "Le segnalazioni dei cittadini raccontano disagi quotidiani"
Liste di attesa, cantiere, sovraffollamento del pronto soccorso e mancanza di strutture sanitarie territoriali. Sono alcuni dei temi caldi affrontati dalla consigliera regionale in quota Lega, Elena Meini in visita al cantiere di Cisanello. "I dati sulle liste di attesa forniti qui all’ospedale di Cisanello non mi convincono e li analizzeremo nei prossimi giorni. Le segnalazioni che abbiamo da cittadini, associazioni e media tracciano tutt’altro quadro mentre qui, ci dicono che va tutto bene, che vengono rispettate le tempistiche previste a livello regionale e nazionale per le patologie urgenti". A proposito del cantiere, Meini conferma che "sentro i primi sei mesi del 2026 inizierà il trasferimento dei reparti del vecchio Santa Chiara al nuovo Cisanello ed i lavori di cantiere si fermeranno a fine 2025".
Poi c’è il pronto soccorso. "Oggi i medici vanno pregati di rimanere a lavora nei pronto soccorso. E non è solo un problema di incentivi economici. Cosa valgono 300 euro in più per chi deve lavorare 12-14 ore? Ci sono dottoresse madri che devono comunque fare turni notturni oltre che lavorare più di dieci ora al giorno". Secondo la consigliera, il vero incentivo sarebbe la serenità. "Bisogna far lavorare questi medici, in serenità, con equilibrio. Ci vuole una migliore organizzazione del lavoro oltre che a rinforzi di personale. Ma smettiamola di liquidare tutto dicendo che il Governo deve dare più soldi ed incentivi; 300 euro non valgono la serenità di un sano posto di lavoro. Ora i medici vanno pregati di rimanere nel pubblico anziché assistere al loro trasferimento nel privato". Altro tema, il cosiddetto ospedalino di Navacchio. "Possibile che in tutta l’area vasta ci sia solo l’ospedale della Misericordia di Navacchio, con 20 posti, a sopperire alle lacune di assistenza ospedaliera vera e propria? Ci sono pazienti che non possono esser ricoverati a Cisanello né possono rimanere al pronto soccorso. E che si fa con loro? Niente, ci sono i 20 posti letto di Navacchio. Ma non sono pochi? Rispondo io: sono pochissimi".
Carlo Venturini