"Hanno fatto bene i genitori a segnalare il problema e ad avviare la petizione on line. La situazione è proprio quella descritta dalle famiglie: il Polo Piagge è stato restituito all’ateneo, per il ritorno della didattica in presenza, e non sarà a disposizione degli istituti superiori. Settembre è vicinissimo e ad oggi non c’è una soluzione che possa garantire il nostro fabbisogno: 17 aule. L’ultima riunione con i dirigenti della Provincia e alcuni colleghi presidi risale allo scorso 12 luglio. Da allora non abbiamo avuto più notizie". Il rischio dad per la mancanza di spazi è all’ordine del giorno per il dirigente del liceo scientifico Buonarroti Alessandro Salerni: "I lavori alla ex biblioteca provinciale non sono mai iniziati, nonostante i vari annunci da parte della Provincia. E comunque non sarebbero stati risolutivi. La scuola non ha aule a sufficienza e se fino a due anni fa - prima del Covid - potevamo ovviare con la rotazione delle classi, adesso non è più possibile, anche perchè i numeri degli iscritti sono nel frattempo aumentati. Come faremo? E’ la stessa domanda che abbiamo posto alla Provincia. Ci è stato risposto che qualche aula – ma saranno alla massimo 45 – potrà essere ricavata liberando alcuni spazi del Concetto Marchesi occupati dal Santoni, che potrà appoggiarsi maggiormente sul plesso del Gambacorti in San Marco. Ma tutte le altre aule mancanti?". Una situazione che va oltre l’emergenza sanitaria: "Anche il liceo Dini non potrà usufruire del Polo Piagge ma lì è una questione di capienza di classi in epoca Covid, se le direttive allenteranno il discorso distanze e mascherine, come sembra, il problema si risolve automaticamente. Da noi no". E i genitori lo sanno bene tanto che hanno diffuso l’appello rivolgendosi al presidente della Provincia Angori e al sindaco Conti: "I risultati della Dad sono sotto gli occhi di tutti, con le prime analisi che mostrano come essa abbia incrementato l’abbandono scolastico, le disparità, l’ignoranza e i disturbi psichici. A Pisa – affermano le famiglie - mancano aule e spazi scolastici sufficienti per garantire una piena ripresa della didattica in presenza, in particolare nelle scuole con il maggior numero di iscritti. Crediamo sia venuto il momento che gli enti locali e le istituzioni mostrino con i fatti in quale reale considerazione tengono la scuola, la formazione dei giovani e il benessere delle famiglie. Non perdiamo altro tempo: a settembre manca solo un mese".
Francesca Bianchi