Furti, risse e assenze ingiustificate: 11 persone licenziate alla Geofor

Motivi disciplinari gravi hanno portato l’azienda a prendere misure drastiche. Tra i lavoratori cacciati ci sono anche tre impiegati

Addetti alla raccolta dei rifiuti (Foto di archivio)

Addetti alla raccolta dei rifiuti (Foto di archivio)

Pisa, 21 giugno 2022 - C’è chi ha ingaggiato delle vere risse stile ‘saloon’, avventandosi contro qualche collega durante discussioni, anche per futili motivi, mentre si trovava sul posto di lavoro. E ancora c’è chi è stato stato assente per più giorni senza produrre all’azienda certificati medici o un qualsiasi giustificato motivo. C’è addirittura chi ha puntato un coltello, minacciando di usarlo, contro il compagno di turno, o chi ha superato il periodo di assenza per malattia previsto dal contratto di lavoro e persino qualcuno che, nell’orario in cui doveva esser di turno, se ne stava tranquillamente a casa o, peggio, si trovava in sala giochi, per tentare la fortuna davanti alle slot machines. Ma la lista è varia e comprende anche reati contro il patrimonio, come i furti di gasolio dalle pompe aziendali oppure dal serbatoio dei mezzi di servizio e della distribuzione di indennità non dovute.

Sono queste le motivazioni che hanno portato negli ultimi diciotto mesi Geofor Spa – l’azienda che fa parte del gruppo Retiambiente e che si occupa della gestione del ciclo di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani per Pisa e a ltri ventiquattro Comuni della provincia pisana – a dover procedere con il licenziamento in tronco di ben undici dipendenti, per motivi disciplinari. "Una misura volta a contrastare comportamenti che sono gravi e che sarebbero considerati inaccettabili in qualsiasi realtà aziendale", confermano fonti interne a Geofor. Che conferma la notizia, rimarcando di "non aver altro da aggiungere", ma ribadendo da parte della dirigenza la "volontà di proseguire sulla politica del rigore, imperniata sul rispetto dele regole, del lavoro e dei codici comportamentali".

Otto degli undici licenziamenti – a quanto si apprende – sono addetti assorbiti nell’organico aziendale dalle ex cooperative satellite dell’azienda che gestisce il ciclo rifiuti e da Avr.. E non riguarda solo gli operai, fra gli addetti cacciati per comportamenti non consoni, ci sono anche tre impiegati. Per tutti sono stati avviati i licenziamenti e la notizia finora era rimasta confinata entro le mura aziendali. Probabilmente per evitare clamore e vista la particolarità dei fatti contestati agli undici lavoratori. Episodi così eclatanti da non lasciare spazio a interpretazioni. E soprattutto a contestazioni sindacali.