Enrico Mattia Del Punta
Cronaca

Le meraviglie del transetto. Mosaico inedito in Duomo

Il restauratore Anton Sutter: "Scoperta straordinaria, mai documentata prima". Ora si passa al recupero del lato sud della cattedrale: ponteggi a buon punto.

Le meraviglie del transetto. Mosaico inedito in Duomo

Pisa, 17 dicembre 2024 – Il transetto settentrionale della Cattedrale di Pisa, dedicato al Santissimo Sacramento, è stato riaperto al pubblico dopo un complesso intervento di restauro durato cinque anni. Avviato nel 2019, il progetto ha subito una battuta d’arresto durante la pandemia, ma è stato completato con successo grazie al lavoro delle maestranze dell’Opera della Primaziale Pisana e di ditte specializzate. Ieri la riapertura al pubblico del transetto è stata celebrata con una conferenza aperta alla cittadinanza e alla presenza dell’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto e del presidente dell’Opera delle Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli. Tra i risultati più significativi, scoperti durante il restauro spicca la scoperta di tessere in stucco nel mosaico, un ritrovamento unico nel suo genere e di cui ce ne ha parlato, Anton Sutter, coordinatore del restauro materico dell’Opera della Primaziale Pisana.

Sutter, cosa avete trovato?

"Durante i lavori di restauro abbiamo trovato tessere in stucco all’interno del mosaico. È una scoperta straordinaria, mai documentata prima d’ora. Solitamente, i mosaici utilizzano materiali come vetro, pietre colorate o smalti, ma qui sono stati utilizzati anche stucchi colorati, soprattutto nella composizione dei volti".

Altro?

"Attraverso delle piccole aperture abbiamo potuto osservare la composizione interna della muratura. Abbiamo scoperto che non è composto solo da pietre grandi e ben squadrate, come si pensava, ma anche da pietre informi, incastrate con malta. Questa tecnica è stata utilizzata anche per la costruzione della Torre Pendente, contribuendo così alla stabilità del monumento nel tempo".

Lei dice che la materia è come un archivio storico?

"Il restauro offre l’opportunità di ricostruire la storia della Cattedrale, soprattutto perché i documenti antecedenti all’incendio del Cinquecento sono andati perduti. Non ci sono molte fonti scritte, ma è la materia stessa a raccontarci la storia. Studiare le malte, le pietre e i materiali utilizzati ci permette di fare nuove scoperte e di arricchire le conoscenze sulla costruzione e sul restauro di questo straordinario monumento".

E adesso?

"Siamo pronti a iniziare il restauro del transetto meridionale, il transetto di San Ranieri, dove i ponteggi sono già a buon punto. Il restauro del transetto settentrionale, è stato parte di un lungo percorso che è iniziato quasi 30 anni fa, quando abbiamo restaurato il Battistero. Dopo il Battistero siamo passati alla Torre e poi successivamente ci siamo dedicati al Duomo".