Le frontiere della tecnologia a Pontedera: il futuro è dei robot morbidi

Le frontiere della tecnologia. Il futuro è dei robot morbidi

Le frontiere della tecnologia. Il futuro è dei robot morbidi

Porte aperte ieri all’Istituto di BioRobotica della Scuola Sant’Anna in occasione dei festeggiamenti del patrono di Pontedera. Davanti alla Piaggio, in quei laboratori dove il futuro è già presente e la ricerca scientifica fa passi da gigante, i visitatori hanno potuto osservare e toccare con mano i tanti progetti portati avanti nelle varie aree di ricerca. Si è parlato della laringe bioispirata, ispirata quindi alla natura e agli animali. Grazie alla studentessa Jasmine Pozzi sono stati illustrati i primi passi verso la creazione dell’organo artificiale, partendo dallo studio della laringe di diverse classi animali per trovare strutture e movimenti di base.

Si è analizzata, con lo studente Niccolò Pagliarani, l’applicazione dei robot morbidi a servizio dell’industria alimentare. E quindi l’importanza dell’utilizzo di robot morbidi per la manipolazione di oggetti fragili, quali frutta e funghi. Al centro del dibattito scientifico il cambiamento climatico con le strategie di adattamento e di mitigazione. Con lo studente Davide De Luca si è parlato di uno degli ultimi progetti di successo in cui si è andati ad esplorare le interazioni tra meccanobiologia cellulare e spazio analizzando come gli studi fatti in microgravità possano fornire informazioni per sviluppare nuove strategie di prevenzione e cura anche sulla Terra. E poi tante attività per i bambini, per farli avvicinare al mondo della robotica con laboratori e piccoli giochi divertenti tra cui tatuaggi spaziali e robot da colorare. Ancora una volta l’apertura della scienza a grandi e piccini si è rivelata un successo.

Luca Bongianni