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Lavinia, morta nel viaggio premio per la maturità. La salma rientra mercoledì

La ragazza era su un quad, che si è ribaltato. I sogni spezzati su un'isola greca

Lavinia Mazzanti

Pisa, 20 luglio 2015 - Un viaggio premio. Atteso con quella voglia che solo i venti anni (nemmeno) sanno dare. Ma per Lavinia Mazzanti, appena diplomata, partita con otto compagni di classe alla scoperta di Kos, un paradiso greco, la vacanza si è interrotta di notte in una strada dell’isola. Il quad su cui viaggiava con un ragazzo (come scriviamo anche sul nazionale) si è ribaltato. Per lei c’è stato poco da fare. «Una tragedia, Lavinia è morta, è morta», si messaggiano i suoi amici. La notizia arriva in Italia quando ormai è giorno inoltrato. Su Facebook il tam tam e anche sui telefonini.

La famiglia, il padre Tommaso lavora ad Anestesia a Cisanello, molto conosciuta a Pisa, è provata. L’Azienda ospedaliera fa avere la sua vicinanza al papà, alla mamma e al fratello francesco, che rispondono a tutti con un filo di voce. Una foto su Instagram, postata proprio il giorno prima della tragedia, venerdì, immortala il suo sorriso con quello di altri sette coetanei, Valentina, Gianmarco, due Lorenzo, Raffaele, Ginevra e Matilde. Tutti in vacanza dopo l’ultima prova del liceo scientifico.

Lavinia, sorriso e intelligenza. Oltre che bellezza. A ricordarla sono i suoi compagni, ancora scioccati e il preside dell’istituto arcivescovile Santa Caterina che lei ha frequentato per cinque anni. il viaggio a Kos segnava proprio la fine - con successo - di quel percorso scolastico.

«E’ stata la seconda più brava della classe – parla il preside il professor Romano Gori che per tutto il giorno ha cercato di dare conforto ai ragazzi e agli insegnanti – Ha preso 88 alla maturità. Una ragazza vivace, piena di energie. Era rappresentante di classe, Lavinia, e per questo la conoscevo più di altri, abbiamo avuto anche qualche confronto come è normale che sia. Sincera, solare e molto leale. Proprio poco prima dell’esame ci siamo incontrati. Brillante, piena di vita. Era stata un anno all’estero ed era rientrata più viva che mai», aggiunge ancora il dirigente scolastico.

Gli amici suoi e di famiglia fanno a gara per dare un aiuto, anche se ormai è solo il suo corpo a dover essere riportato in patria. «Una signora che ha un’agenzia viaggi si è offerta anche di andare personalmente. Domani (oggi per chi legge, ndr) dovrebbero portarla ad Atene da qui, poi, dovrebbe ripartire per l’Italia», spiegano conoscenti. Si sono attivate anche la Prefettura e la 46esima, contattato poi il ministero per cercare di accelerare le procedure. E potrebbero rientrare anche i suoi compagni. «L’ho vista un’ultima volta prima che cominciasse la prova della maturità – rammenta la sua insegnante di scienze la professoressa Silvia Galfré – giusto il tempo per un in bocca al lupo».

antonia casini