REDAZIONE PISA

L’ateneo vola su internet Potenziata la connessione "Ricerca super veloce"

L’Università da ieri ha collegato il Green Data Center con un secondo nodo "Per il territorio pisano è da considerarsi un lusso senza precedenti".

L’ateneo vola su internet Potenziata la connessione "Ricerca super veloce"

di Enrico Mattia Del Punta

Il 30 aprile 1986, l’Italia si collegò a Internet, e lo fece da Pisa. Il segnale partì dal Cnr e arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania, negli Stati Uniti. A 37 anni di distanza, il rapporto speciale che la città ha con la connettività non accenna a fermarsi. Ieri mattina, infatti, l’Università di Pisa ha collegato il Green Data Center di San Piero a Grado con un secondo nodo alla rete nazionale a banda ultra-larga di nuova generazione. Ma cosa vuol dire? "La connessione passa da 10 a 100 gigabit – spiega Antonio Cisternino, presidente del Sistema Informatico di Ateneo – siamo entrati ufficialmente nell’era Garr-t – la rete nazionale della ricerca, di cui Pisa è storicamente uno snodo importante –. Quando si fa ricerca bisogna spostare grandi quantità di dati – continua Cisternino - con questo secondo nodo la potenza di calcolo scientifico cresce enormemente".

A beneficiare delle nuove potenzialità non sarà solo l’università. Attraverso accordi e convenzioni, infatti, l’infrastruttura dell’Ateneo serve ormai da tempo anche l’intera rete civica pisana e collega le scuole di ogni ordine e grado di Pisa e Livorno. È il "modello Unipi" come lo definisce Giuseppe Anastasi, delegato del rettore per la transizione digitale, con cui "l’ateneo mette a disposizione del territorio le sue infrastrutture e le sue forti competenze". Sono collegati alla rete il Cnr, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Nazionale di Vulcanologia; la Sant’Anna, la Normale, la Stella Maris e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Per non parlare del Centro Onde Gravitazionali "Virgo" di Cascina e dell’Accademia Navale di Livorno. "Per il territorio pisano è da considerarsi un lusso senza precedenti – sottolinea Cisternino – oltre alle capacità di spostare grandi moli di dati, la rete dell’Ateneo rispetta i principi della neutralità, che sancisce che Internet è un bene comune e che l’accesso degli utenti non deve essere condizionato da privati. La rete è anche simmetrica, non predilige i dati in entrata rispetto ai dati in uscita, come fanno gli operatori. In più, essendo padroni della rete, possiamo deciderne il futuro, anticipando sui tempi lo sviluppo tecnologico. Da ora in poi, la nostra capacità di spostare dati consentirà di fare ricerca ed esperimenti che altri non possono fare, rendendo Pisa ancora più competitiva".