REDAZIONE PISA

La veglia dei compagni fino a tarda notte

Tutti insieme al pronto soccorso per sostenere Lorenzo. Poi, ieri mattina, niente Dad ma lezioni in presenza ma con uno psicologo

Gli occhi smarriti, gli abbracci, quelli che il Covid ha negato per lungo tempo. Il bisogno di stare vicini, unirsi per condividere il dolore. La scuola – nel suo ruolo più vero e importante – si è messa a disposizione dei compagni di classe di Lorenzo che domenica hanno presidiato il pronto soccorso, quasi una veglia, fino alle 1 di notte. Pur sapendo già che il loro amico non ce l’aveva fatta. Al loro fianco le famiglie ma anche i docenti della classe, il vicepreside del liceo scientifico Buonarroti, il professor Giacomo Vanni, e la coordinatrice. Un sostegno che si è ripetuto anche ieri mattina, quando i ragazzi hanno avuto la possibilità di lasciare il pc (era prevista la Dad) e ritrovarsi a scuola, con l’aiuto della psicologa che collabora abitualmente con l’istituto.

"Era nostro dovere. Una tragedia così grande, non potevamo lasciarli soli a vivere il loro dolore di fronte a uno schermo - commenta il professor Vanni - anche perché l’incidente, purtroppo, è avvenuto quasi in diretta per alcuni di loro. Nel tardo pomeriggio di domenica i ragazzi avrebbero dovuto partecipare ad un compleanno ed erano in auto con i genitori. Appena superato il luogo dell’appuntamento, così mi hanno raccontato, hanno notato che Lorenzo non c’era. Stavano per inviare un messaggio ma hanno sentito la botta. Un genitore che è infermiere è corso subito sul posto e ha capito che la situazione era gravissima. Non ha fatto avvicinare i ragazzi". Ma lo choc li ha devastati. Il tam tam immediato su whatsapp, tutti si sono riversati al Pronto Soccorso. "E noi siamo andati lì, per stare con loro". Poi ieri mattina la quasi totalità della classe si è presentata a scuola: "Ci hanno chiesto di non entrare in classe, per non vedere il banco vuoto e così abbiamo fatto – racconta ancora – cambiando piano e aula ma stando prevalentemente fuori. La psicologa ha parlato con gli studenti per oltre due. Anche nei prossimi giorni cercheremo di ascoltarli stando loro vicino". E la stessa operazione è stata condotta nella classe quinta, frequentata dal fratello maggiore, dislocata al polo Piagge. "Una tragedia davvero terribile, che è piombata addosso ai ragazzi già provati da un anno difficile. La scuola c’è, noi ci siamo" ribadisce il preside Alessandro Salerni.

Lorenzo era bravo a scuola, stimato, amato. Era un ragazzo tranquilli ma di quelli capaci di diventare subito un punto di riferimento per l’intera classe: così lo ricordano tutti coloro che lo hanno conosciuto. Cordoglio anche alla parrocchia di Santo Stefano a Porta a Lucca (la famiglia risiede in via XXIV Maggio): qui Lorenzo aveva fatto la cresima solo poche settimane fa, nel giorno di Pentecoste. Ieri sera gli amici del catechismo hanno chiesto al parroco e organizzato una veglia spontanea di preghiera nella chiesa di San Pio X in Gagno.

Francesca Bianchi