BARBARA BERTI
Cronaca

È la notte di Vasco, il Magnifico: Visarno sold out per lo show. “Siamo una vita spericolata”

In scaletta i più grandi successi: si parte dal testo che ha segnato la storia della musica italiana. Da ’Una canzone per te’ ad ’Albachiara’: in 55mila pronti a intonare i simboli di tre generazioni

Vasco Rossi (73 anni) stasera e domani sarà live alla Visarno Arena

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Firenze, 5 giugno 2025 – “Ogni canzone di questo concerto è una fotografia di vita vissuta, ostinata, complicata, meravigliata. In una parola, una vita spericolata, alla ricerca di un senso. E ogni ricerca è sempre spericolata!”. Parola di Vasco Rossi (73 anni), pronto a infiammare Firenze: alla Visarno Arena stasera sono attesi circa 60mila fan (domani il bis con gli stessi numeri). E il popolo del Vasco, da giorni, si è accampato alle Cascine per conquistare il posto migliore.

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È già in città anche la carovana del rock: più di 350 le persone che formano l’intero staff del KOMandante on the road, tra produzione, band, visual, audio, foto, redazione web e catering, a cui si aggiungono circa mille addetti locali, per data. Blasco & Company resteranno nella Culla del Rinascimento fino al 9 giugno quando l’artista è atteso in Palazzo Vecchio per la cerimonia di consegna delle Chiavi della città: il rocker di Zocca diventa così Vasco Il Magnifico.

In queste due date fiorentine del ’Vasco Live Duemilaventicinque’ il concerto si aprirà con ’Vita spericolata’ – il brano del 1983 diventato un inno intergenerazionale – con un arrangiamento solenne, come si conviene a una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana.

“Voglio una vita spericolata, anzi siamo una vita spericolata” sostiene Vasco. Ma tutto il concerto è un inno alla vita: di fronte a un mondo pieno di odio, di guerre, di violenza, di valori rovesciati “noi celebriamo la vita in tutte le sue accezioni”. Tutte le canzoni del rocker parlano di vita che pulsa già fin dalle prime: ’Sono innocente’ (2014), ’Manifesto futurista’ e ’Valium’ (tra i più intriganti pezzi del leggendario ’Siamo solo noi’ del 1981).

Un tris di provocazione e feroce ironia. In scaletta il capolavoro universale come ’Vivere’, quindi ’Mi si escludeva’ spietata analisi sulla società, ancora oggi intollerante verso il diverso. E ’Gli spari sopra’, sempre drammaticamente attuale, soprattutto in questo momento “in cui arroganti e farabutti (che oggi nemmeno si preoccupano più di nasconderlo) sono arrivati a comandare, a capo di imperi o democrazie vacillanti”.

La scaletta è disseminata di chicche straordinarie come ’Quante volte’, subito seguita da un’altra pietra miliare, scritta addirittura nel 1976 ’E il tempo crea eroi’, incredibilmente attuale. Poi ’Un gran bel film’ e ’Vivere non è facile’, due perle di disincanto e consapevolezza. ’buoni o cattivi’ apre la seconda parte del concerto, poi arriva ’Basta poco’, altra bella fotografia della vita moderna tra selfie, social e televisioni.

Torna la solennità in ’Siamo qui’, l’ultimo straordinario lavoro di inediti, pubblicato nel 2021. Altro caposaldo che non ha bisogno di spiegazioni: ’C’è chi dice no’. Il Blasco propone anche la divertente e sarcastica ’Io perderò’, l’opera minimalista ’E adesso che tocca a me’. Il medley è liberatorio, un viaggio a ritroso coinvolgente, che si compone di tutte hit vintage: da ’La strega’, a ’Una canzone per te’ passando per ’Va bene, va bene così’. Catartico il momento di ’Rewind’. Di forte impatto emotivo la terza parte con ’Senza parole’, ’Sally’, ’Se ti potessi dire’. Chiudono il concerto le immortali ’Siamo solo noi’, ’Canzone’ e ’Albachiara’ con una pioggia di coriandoli. “Nelle mie canzoni c’è tutto – dice sempre Vasco – non hanno bisogno di spiegazioni, chi le ascolta capisce benissimo quello che intendo, come la penso e da che parte sto”.