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Cronaca

West Nile e sicurezza del sangue: “Sistema trasfusionale sicuro, i donatori possono stare tranquilli”

Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana, spiega come funziona la sorveglianza sanitaria e rassicura: “Nessun rischio per chi dona, controlli accurati e informazione sono la nostra forza”

La presidente Claudia Firenze. Avis ha avviato una campagna per sensibilizzare sulla donazione di sangue. In estate il fabbisogno aumenta

La presidente Claudia Firenze. Avis ha avviato una campagna per sensibilizzare sulla donazione di sangue. In estate il fabbisogno aumenta

Firenze, 25 luglio 2025 – “La presenza del West Nile non è certo una novità. Il nostro sistema trasfusionale è super sicuro e controllato. Dunque, nessun rischio né per chi dona né per chi riceve il sangue”. Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana, ci spiega perchè le notizie sui casi di infezione non incidano minimamente sulle donazioni. “La sorveglianza sul virus West Nile è attiva da molti anni ed è ormai una prassi consolidata - spiega Firenze -. La Regione Toscana, nel periodo in cui si attiva la sorveglianza, effettua regolarmente il test Nat, un test di biologia molecolare che garantisce un ulteriore livello di sicurezza nella selezione del donatore”.

Quindi esiste già un protocollo consolidato che entra in funzione ogni estate?

“Sì, e funziona molto bene. Il nostro sistema trasfusionale è sicuro su tutti i fronti. È un fiore all’occhiello, e lo dico con orgoglio. La sicurezza si fonda su due aspetti: quello medico-scientifico, con gli esami di routine, il colloquio con il medico e un questionario che analizza comportamenti, spostamenti e soggiorni recenti, e quello della consapevolezza del donatore. Il donatore associato, poi, è una persona mediamente più informata e responsabile”.

In Toscana vengono adottate misure specifiche per intercettare eventuali casi sospetti?

“Assolutamente sì. Ogni volta che si manifesta la presenza del virus, viene inserito il test aggiuntivo che indaga proprio la presenza del West Nile. Questo significa che non c’è alcuna sospensione della donazione. Il donatore periodico sa che viene posta una maggiore attenzione. Se ha soggiornato almeno una notte in una delle province segnalate nella sorveglianza West Nile, il test viene fatto automaticamente”.

Il West Nile, quindi, non ha mai inciso in maniera negativa sulla raccolta di sangue?

“Esatto. Non abbiamo mai registrato cali nelle donazioni legati a questo virus. Anzi, i donatori sono informati, consapevoli e sanno che l’estate è un momento in cui c’è ancora più bisogno di sangue. Per questo continuano a donare con serenità, sapendo che i controlli sono ferrei e che il sistema è sicuro per tutti. La nostra è una regione virtuosa: assessorato alla sanità, Centro Regionale Sangue, centri trasfusionali delle Asl e associazioni collaborano perché le informazioni siano sempre precise e puntuali”.

Quanti sono oggi i donatori in Toscana e qual è l’andamento delle donazioni?

“A oggi parliamo di 70.002 donatori associati ad Avis Toscana, secondo i dati 2024. Le donazioni effettuate sono state 105.640. È una comunità ampia, attiva e attenta. E proprio la consapevolezza dei nostri donatori è uno dei pilastri della sicurezza del sangue in Italia. Grazie a loro e alla professionalità del personale medico, possiamo garantire che donare è e resta un gesto sicuro e prezioso”.