"La sua attendibilità non è in dubbio"

La difesa con l’avvocato Antonio Cozza: "Presentate due querele"

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Il pool difensivo (l’avvocato Andrea Vernazza del foro di Genova, la criminologa Anna Vagli e la genetista forense, sopralluoghista e anche lei criminologa Teresa Accetta) di Antonio Logli aveva annunciato a fine agosto che la richiesta di revisione del processo sarebbe stata presentata proprio in questi giorni. Adesso, stanno attendendo copia conforme della sentenza di appello. Richiesta che si basa molto sulla presunta inattendibilità proprio del super test anche al centro dell’ultimo passaggio alla Suprema Corte. "E’ stata verificata (la sua testimonianza, ndr) e la Corte ha acquisito la catena di legittimità dalle sue dichiarazioni. La dichiarazione di Gozi è il cuore del processo", aveva detto il procuratore generale Birritteri in Cassazione.

"La sua attendibilità non è in dubbio", mette le mani avanti l’avvocato di Loris Gozi, Antonio Cozza, ribadendo ciò che il suo assistito ripete. "Questo episodio non intacca la veridicità di ciò che lui ha raccontato durante il processo. Anzi, in seguito alla sua testimonianza nel processo Ragusa è costantemente sotto pressione. E’ in una situazione difficile. Da allora ha avuto bisogno di sostegno psicologico e il suo stato attuale è dovuto proprio a quello che ha passato per quelle parole". "Aggiungo – prosegue il legale Cozza – che il signor Gozi ha presentato due querele (una contro Antonio Logli e una contro il detenuto che lo avrebbe smentito, annunciate anche in televisione a gennaio scorso ndr)".

Le indagini difensive per la revisione del processo sono concluse dopo che sono state acquisite controtestimonianze: è stata stigmatizzata quella del super test, l’ex detenuto 60enne che nel 2016 era al Don Bosco dove si trovava Loris Gozi. Inoltre, sono state svolte verifiche su alcuni materiali dissequestrati dalla Procura, tra cui il giubbotto indossato da Logli, quella sera che "hanno fatto ritardare il deposito di istanza".

A. C.