
PISA
"Vite di fisici tra atomi e particelle. Storie di sessant’anni di ricerca in fisica teorica e sperimentale a Pisa (1960-2020)" è il titolo del volume appena pubblicato dalla SIF (Società Italiana di Fisica) che ricostruisce, attraverso interviste a undici scienziati, la storia del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa e della Sezione Infn Pisa.
L’obiettivo del volume, a cura della giornalista Angela Feo e dei fisici Marco M. Massai e Gloria Spandre, è quello di preservare la memoria della feconda attività di ricerca in fisica svolta negli ultimi 60 anni, a Pisa, nella città che fu di Galileo e dove ebbe inizio quasi 100 anni fa lo straordinario percorso di Enrico Fermi, attraverso le testimonianze dei protagonisti di questa formidabile avventura della scienza.
Il volume, che nasce dall’iniziativa dell’Associazione Frontier Detectors for Frontiers Physics, raccoglie preziose testimonianze e va a comporre una "guida" per chi è interessato a studiare la storia recente della scuola pisana, esplorando l’orizzonte delle attività di ricerca dalla fisica delle particelle alla struttura della materia, dalla fisica atomica e molecolare, all’astrofisica e alla fisica medica.
Nelle interviste, realizzate da Angela Feo, si ripercorrono le storie degli scienziati e dei gruppi di ricerca pisani che hanno operato nei laboratori più importanti in tutto il mondo, dal CERN di Ginevra, alla Gran Bretagna, dalla Russia agli Stati Uniti. Il proposito del volume non è celebrativo, ma piuttosto quello di cercare di capire, attraverso le parole dei protagonisti, i punti di forza, ma anche le debolezze, se vi sono state, nello sviluppo del centro di ricerca pisano che è stato, ed è tuttora, altamente competitivo a livello mondiale.