Gabriella
Garzella*
Come ogni anno l’Associazione degli Amici di Pisa e la Compagnia di Calci commemorano la data del 9 novembre 1494, evento noto come la "Cacciata dei Fiorentini", ricordando tutti i Pisani della città e della provincia che lottarono contro la Repubblica di Firenze e vari stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti "la Gloria e l’Onor degl’Italiani" e dette inizio alla Seconda Repubblica Pisana! Ma vediamo cosa successe. Nel 1494 il re di Francia Carlo VIII giunse in Italia per conquistare il Regno di Napoli, sul quale vantava diritti di successione: il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata. Accolto a Pisa con entusiasmo, lasciò intendere ai Pisani di sposarne la causa indipendentista e occupò militarmente la Fortezza Nuova lasciando la Fortezza Vecchia ai Pisani. L’8 novembre il re entrò in città per la Porta del Parlascio con 3mila cavalieri e andò ad alloggiare nel Palazzo Medici (l’attuale Prefettura) e qui la sera di domenica 9 ebbe un colloquio con un gruppo dei più importanti cittadini. Alla
conclusione dell’incontro dichiarò Pisa libera dalla soggezione fiorentina e sottoposta alla protezione della Corona di Francia; l’indipendenza sarebbe
stata proclamata più tardi. Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni. Il governo fiorentino ricorse addirittura a Leonardo da Vinci e a Niccolò Machiavelli per il disegno di deviazione del l’Arno per tagliare alla foce d’Arno i rifornimenti provenienti da Genova e da Lucca, ma il progetto fallì.
La resa firmata solo nel maggio del 1509.
*Presidente Assocazione
degli Amici di Pisa