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La scomparsa del professor Umberto Bertini

Improvviso malore nella sua casa. Aveva 86 anni: economista e studioso di rilievo nazionale. Varaldo: "Insieme vedemmo nascere la nuova facoltà di Economia"

di Candida Virgone

PISA

Un grande studioso, e poi un uomo versatile, amabile, ironico. Una personalità con tutte queste doti, quella di Umberto Bertini, economista pisano di spessore e rilievo nazionali, spentosi improvvisamente venerdì sera nella sua abitazione, a Pisa, in piazza delle Gondole. Aveva avuto qualche piccolo problema di salute negli ultimi tempi, ma niente di particolarmente allarmante; poi però la situazione è precipitata all’improvviso e, probabilmente, ad avere ragione su di lui è stato un attacco cardiaco inatteso.

Il professor Bertini era nato a San Giuliano Terme e a settembre prossimo avrebbe compiuto 86 anni. Ottimo studente, figlio di un cancelliere del tribunale di Pisa, aveva sempre bruciato tutte le tappe ed era approdato all’università giovanissimo, diventando ordinario nel ‘73 e poi preside della facoltà di Economia del nostro ateneo a soli 36 anni, incarico che aveva mantenuto per ben nove anni, a cavallo degli Anni Settanta e Ottanta. Nella sua lunga carriera aveva insegnato economia aziendale e anche strategia e politica aziendale.

Fra i numerosi incarichi ricoperti c’erano anche quelli di consigliere di amministrazione della facoltà e le presidenze del corso di laurea in economia aziendale, del nucleo di valutazione di ateneo, dell’Accademia italiana di economia aziendale, dal ‘93 al ‘98, e della Società italiana di Storia della ragioneria, dall’88 al ’93.

Era stato inoltre consulente della presidenza del consiglio dei ministri, ma anche di Senato e Camera dei deputati, di Banca d’Italia, Consob, Enel, Anas, Rai e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Studioso di alto profilo, aveva ricoperto inoltre cariche societarie in importanti gruppi bancari e industriali, fra i quali Capitalia, Unicredit, Banca Intesa, Eni, Alitalia, Ferrovie dello Stato, Italenergia e Gepi. Era stato ancora insignito dell’Ordine del Cherubino.

Curato da Fabio Fortuna per i tipi della Franco Angeli, era uscito in suo onore un Librum Amicorum in cui sono stati raccolti contributi di docenti e amici che hanno raccontato come il professor Bertini, nella sua lunga e prestigiosa carriera universitaria, avesse "contribuito in modo significativo allo sviluppo della dottrina" e fosse stato "un costante punto di riferimento per i cultori delle discipline economico-aziendali, in particolare per i giovani". Molti anni fa aveva conosciuto anche un impegno politico a palazzo Gambacorti, eletto come consigliere comunale nelle liste della Democrazia Cristiana. Infine in gioventù, aveva collaborato come cronista con testate locali, e, da persona di spirito quale era, aveva partecipato anche ad un noto film che, nei toni della commedia all’italiana, rappresentava e documentava la condizione dei giovani dell’epoca.

Commossa la testimonianza del professor Riccardo Varaldo, già presidente della Scuola Sant’Anna: "Ricordo la lunga esperienza universitaria vissuta insieme al professor Bertini in una fase di sviluppo e crescita, negli Anni 80, della facoltà di Economia dell’università di Pisa, condividendo responsabilità, impegni e speranze e una grande emozione, soprattutto nella fase di impianto della nuova sede alle Piagge".

"L’ho scoperto da uomo maturo - ricorda l’attore e amico di famiglia Renato Raimo - e anche se ci divideva qualche anno, la nostra amicizia si è subito consolidata nella condivisione di passioni, argomenti a tutto campo e del solo piacere di ascoltare racconti sulla sua intensa vita umana e professionale. Colto, elegante, raffinato, puntuale a sostenermi con il suo applauso e le sue critiche nel mio percorso artistico... un mio fan, come diceva lui. Pisa perde un personaggio importante del tessuto culturale e soprattutto un uomo di grandi vedute".

Lascia la moglie Daniela ed i figli Silvia, Chiara, Andrea e Luca. La camera ardente è allestita per tutta la giornata di oggi nella sede della Pubblica Assistenza, in via Bargagna. L’ultimo saluto avverrà lunedì mattina, alle 10.30, con un rito funebre che sarà celebrato nella chiesa del cimitero della Misericordia, in via Pietrasantina. In questo momento di profondo dolore giungano a tutti i familiari sentite condoglianze da parte della redazione pisana de "La Nazione".