La replica Dsu ai rappresentanti di ’Sinistra per’: "Niente minacce né aggressioni dalla direzione"

Denuncia di "Sinistra per" sulla diminuzione affluenza mense Pisa. Azienda DSU Toscana replica: nessuna aggressione, solo confronto costruttivo con studenti su tariffe. Correzione errore battitura su diritto a consumazione gratuita.

Denuncia dell’organizzazione studentesca "Sinistra per" sulla diminuzione dell’affluenza nelle mense di Pisa. L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana replica agli studenti: "La discussione a cui viene fatto riferimento non riguarda il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda del 15 aprile dove non si è riscontrato nessun diverbio con la componente studentesca, ma è probabilmente relativo al confronto nella Commissione Consiliare Consultiva "Ristorazione" del giorno successivo. In quella sede dove erano presenti gli stessi rappresentanti degli studenti si è dibattuto sull’esito della sperimentazione del nuovo sistema tariffario nella ristorazione e la direzione del Dsu Toscana ha chiesto spiegazioni sull’intento annunciato dagli studenti di occupare la mensa per protestare contro la nuova modulazione delle tariffe, organizzando dei pranzi e cene sociali gratuiti, autogestiti dagli stessi occupanti appannaggio degli studenti". Secondo l’Azienda dunque: "Non vi sono state minacce e aggressioni verbali da parte della direzione aziendale del DSU Toscana, bensì un invito, prima di intraprendere forme di mobilitazione drastica che potevano danneggiare tutta la comunità dei fruitori del servizio. Coglie dunque di sorpresa riscontrare toni così esacerbati nel comunicato di "Sinistra per" nel descrivere un confronto fra le parti che si è svolto di fronte a numerosi testimoni in modo costruttivo". Inoltre, a causa di un errore di battitura nel sottotitolo dell’articolo uscito ieri che riguardava proprio la denuncia di Sinistra Per, è stato scritto erroneamente che gli studenti con diritto a consumazione gratuita "non trovano più conveniente" il servizio mensa, mentre la corretta informazione è che proprio chi non rientra nelle fasce Isee "è colui che non trova più conveniente il servizio offerto dalla mensa".