La pandemia e la festa in casa. Indagine per violenza sessuale. Decisione in mano al giudice

Fu una minorenne ad accusare tre ragazzi poco più grandi di lei: chiesta l’archiviazione. Nei giorni successivi spuntò un video sulle chat di alcuni momenti intimi di quella serata.

La pandemia e la festa in casa. Indagine per violenza sessuale. Decisione in mano al giudice
La pandemia e la festa in casa. Indagine per violenza sessuale. Decisione in mano al giudice

La procura chiede l’archiviazione. Ieri, al termine della disussione, il giudice per l’udienza preliminare, si apprende, si è riservato. A finire sotto la lente è una festa in casa durante la pandemia: una ragazzina, all’epoca minorenne, ha accusato tre giovani poco più grandi di lei di violenza sessuale. Le sequenza di quella serata – di cui ci sarebbero immagini video – sono finite al centro degli accertamenti disposti dal pubblico ministero che, all’esito di approfondimenti, ha deciso di chiedere l’archiviazione del caso. I fatti risalgono a dicembre del 2020, in piena seconda drammatica ondata, quando il Covid decideva ancora chiusure e vite, e gli spostamenti erano limitati. Quella sera, tuttavia, il gruppo riuscì ad organizzare un ritrovo per fare una festa.

I ragazzi indagati sono tre, e l’ipotesi di reato per il quale il fascicolo è stato aperto è pesante: violenza sessuale di gruppo. Questa l’indagine principale, alla quale, in parallelo, ne seguì un’altra perché nei giorni seguenti quella serata sarebbe circolato anche un video vsulle chat: un video che documenterebbe alcuni accadimenti di quella notte con le immagini che ritrarrebbero la minore con uno dei tre ragazzi in atteggiamenti intimi. Nel video si intravederebbero anche gli altri due. Da qui un filone stralciato – dopo gli accertamenti sui cellulari – per detenzione di materiale pedo pornografico.

Per la procura, però, dopo aver raccolto molte testimonianze tra cui quella dei protagonisti, non emergerebbero le prove che quel rapporto non sarebbe stato consenziente. Ora deciderà il giudice che, se non dovesse archiviare, può disporre nuove indagini o rinviare gli atti al pm perché formuli l’imputazione a carico dei tre indagati.

Carlo Baroni