REDAZIONE PISA

"La guardia medica ha visitato 25mila pisani"

Il dottor Maurizio Cecchini consegna il defibrillatore n. 562 ai medici del servizio di continuità assistenziale. "Sono 9 titolari e 6 sostituti"

Spesso criticati. Sono i medici del servizio di continuità assistenziale che hanno ricevuto in regalo dal dottor Maurizio Cecchini (presidente dell’omonima onlus impegnata nella diffusione della cultura dei dae) un defibrillatore per la loro sede, apparecchio che è anche portatile. Nel 2022 la Guardia Medica "ha visitato a Pisa circa 25.000 cittadini, recandosi a casa sulle mille volte", spiega Cecchini. "Sono 9 titolari e 6 sostituiti che si alternano nei turni di guardia, spesso oberati da patologie ridicole o da certificati non di loro pertinenza". Un servizio che per Cecchini non deve essere dato per scontato. "Nasce in Italia nel 1990. Da allora qualunque persona di ogni religione, cittadinanza, colore della pelle o fede religiosa viene assistita gratuitamente". E non è così in tutta Europa. "Solo la Danimarca (tra l’altro con un numero di abitanti simile a quella della sola Toscana…) ha un sistema paragonabile". "Sono reperibili ogni prefestivo, festivo e ogni notte, medici professionisti a tutto tondo". E fa più esempi: "Sono quelli che vi vengono a visitare a casa, o visitano i vostri figli o i vostri genitori gratuitamente, evitando un accesso al pronto soccorso travagliato (loro li riducono), talora estenuante". E chiede "più rispetto".

Quindi, vengono dati consigli di "accesso al servizio: non recarsi per banali febbri di stagione, mal di gola… etc, per motivi che il buon senso sconsiglierebbe. I medici di guardia medica non sono procuratori di ricette se non urgenti".

Il dae. "Ho ritenuto giusto regalare un defibrillatore “top di gamma” ai colleghi (Mindray). E’ una macchina meravigliosa con tanto di video a colori e traccia ecg che è stata installata nella loro stanza (nella foto da sinistra: la dottoressa Josephine Liserre, la dott Dunia Calderai e la dott Ilaria Mantellassi con il dottor Cecchini, ndr) ma che può essere tranquillamente trasportata in automobile in caso di visite domiciliari urgenti nel sospetto di infarto o aritmie (pesa poco più di un chilo)".

Le carenze che riguardano anche la sicurezza. "Ci pareva in effetti strano che una sede della “Guardia Medica” dove affluiscono migliaia di cittadini l’anno non ne fosse fornita. Così come, personalmente, mi pare strano che la loro sede di via Garibaldi a Pisa non sia presidiata almeno da una guardia giurata dal momento che i medici che svolgono i notturni sono due – spesso donne - e che rimangono sole quando la collega si deve recare al domicilio di un paziente". Una riflessione fatta alla luce "di quanto successo pochi giorni ad Udine, dove una dottoressa della guardia medica è stata aggredita per la terza volta durante la notte e ha deciso per questo di abbandonare la professione".

La domanda. "Non c’è davvero la possibilità di garantire la sicurezza dei colleghi nei turni di lavoro con un vigilante?".

Quindi prosegue con i grazie e gli auguri. "Auguri di buon anno amici e colleghi miei, e grazie per tutto ciò che fate ogni giorno, per tutti noi cittadini. Un ringraziamento a Simona Buono, Ceo di “Donne distribuiscono defibrillatori“ di Cagliari per il sostegno a questa iniziativa".

A. C.