La Fontina, un impianto nella terra di... mezzo

Metà a Pisa, metà a San Giuliano, le associazioni vogliono salvarlo dall’incuria: "Adesso l’area sia destinata a parco pubblico"

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di Michele Bufalino

Una linea gialla, oggi sbiadita e quasi invisibile sull’asfalto, ne delimita l’area, di proprietà della Provincia di Pisa, tra i comuni di Pisa e San Giuliano Terme. È il curioso caso dell’impianto sportivo "La Fontina", oggi parcopubblico autogestito, con il nome di Palestra Popolare La Fontina, dall’associazione Nuova Periferia Polivalente che richiede a gran voce l’intervento dei due Comuni, dopo anni di silenzi. "Dieci anni fa l’impianto, totalmente lasciato a sé stesso – dichiara Giuliano Cannoletta, portavoce del gruppo -, fu rivendicato dall’associazione che ne ha recuperato gli spazi strappandola all’incuria, ottenendo, nel 2020, una grande vittoria, quando la Provincia stessa, proprietaria degli impianti, accolse il progetto e annunciò di voler avviare un percorso insieme ai Comuni di Pisa e San Giuliano Terme per trasformare l’area a tutti gli effetti a parco pubblico".

Ad agosto 2020 infatti la Provincia deliberò quanto segue: "Disponiamo l’avvio del percorso amministrativo per richiedere al Comune di Pisa, congiuntamente al Comune di San Giuliano Terme, l’adozione e conseguente approvazione di una variante urbanistica finalizzata a destinare a parco pubblico l’intera area che ospita gli impianti di proprietà provinciale". Tuttavia, a distanza di due anni, è ancora tutto fermo. Per questo motivo l’associazione ha indetto una tre giorni per sensibilizzare l’ambiente. Il 16 settembre si svolgerà infatti un’assemblea pubblica, mentre il 17 una cena sociale con la presentazione di numerose iniziative congiunte con le rappresentanze di quartiere. Domenica 18, infine, tornei aperti a tutti negli impianti sportivi con una caccia al tesoro per i più piccoli. "Il processo per trasformare l’area della Fontina in un Parco Pubblico per lo Sport deve ripartire - prosegue Cannoletta -, e sta a noi spingere perché ciò avvenga. Ed è importante che sia un processo inclusivo e partecipato, che dia protagonismo a chi abita nei quartieri limitrofi e a chi frequenta l’area, alle persone e ai gruppi che ogni giorno attraversano la Nuova Periferia Polivalente e la rendono viva". L’associazione va avanti con le proprie forze, senza scopo di lucro, gli impianti, ormai datati e i cui segni del tempo e dell’incuria sono evidenti. Oltre a tenere aperti il campo di calcio a 11, i campi di calcio a 5, volley, tennis e basket, l’associazione ha anche acquistato giochi per bimbi e promosso un orto sociale per la comunità. Francesco Scapati, in rappresentanza del comitato La Fontina, lancia il suo appello: "è fondamentale che i comuni diano seguito alle richieste di questi ragazzi. Chiediamo che le istituzioni cambino le destinazioni d’uso da verde sportivo a verde pubblico".