"La Darsena Europa nasce già vecchia"

Reazioni alla presentazione del progetto che potenzierà il porto di Livorno. Fuoco incrociato: "E’ un’opera che non è più competitiva"

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"La Darsena Europa nasce già vecchia, non competitiva. Farà la fine di Peretola. Non si realizzerà mai, ma per il Comune l’importante è che spruzzino sabbia "compensativa" dal Calambrone a Marina". Lo dicono Tiziana Nadalutti e Francesco Auletta della lista ’Una città in comune-Prc’. Maurizio Nerini (Fdi) presidente della prima commissione consiliare, dice: "Prima si faccia la ferrovia e si blocchi l’erosione. Poi si può ragionare di Darsena Europa ma solo all’interno di un documento programmatico". Mario Biondi (Pd) anch’egli in commissione dice: "Troppi punti poco chiari. Tempistiche, autorizzazioni, cronoprogrammi con altri enti coinvolti?". Riannodiamo la vicenda.

Giovedì, l’ing. Enrico Pribaz responsabile unico del progetto Darsena Europa ha spiegato le opere compensative per il litorale pisano, gli impatti ambientali e paesaggistici e gli scenari economici della darsena (fine lavori: 2027). Ma in maniera trasversale non sembra abbia convinto né la maggioranza né le opposizioni del consiglio comunale. "La più grande opera mai realizzata in Toscana con soldi pubblici nasce vecchia. Non sarà competitiva né coi porti dell’Europa settentrionale né con quelli del Mediterraneo e neppure coi porti italiani di La Spezia, Genova, Ravenna" dice Nadalutti. "Quando ci dicono che l’opera costerà 450 milioni di euro – interviene Auletta – si dà una cifra nettamente al ribasso. Quella cifra indica solo le opere foranee, opere cioè totalmente insufficienti per finire l’infrastruttura". Torna sull’argomento Nadalutti: "Il commissario Luciano Guerrieri ha ammesso lui stesso che oggi esistono navi ben più grandi di quelle previste per la Darsena. E quindi non sarà competitiva. Ma per la maggioranza seduta nel nostro Comune l’unico intento sembra quello di fare piazze sul litorale da cui ammirare container ed il "tubone" che spruzza sabbia. L’economia del litorale va ripensata da capo". Nerini interviene: "Vogliamo vedere prima il potenziamento della rete ferroviaria. Vogliamo vedere il progetto e che questo sia realizzato prima o in contemporanea alla darsena. Oppure pensate che 14mila container possano viaggiare su un’unica tratta che va da Prato a Firenze? Ma non scherziamo neppure".

Biondi del Pd è anche architetto e dice: "Non è che prima si fa la Darsena e le ferrovie arrivano dopo e quei container vengono caricati su gomma? L’impatto ambientale sarebbe notevole. Non ci è stato detto poi dei vari nulla osta ad esempio delle varie sovrintendenze coinvolte". Ancora Nerini: "Senza un accordo programmatico i va poco lontano. Quante maga navi porta container ci saranno nello specchio di mare tra Livorno e Pisa? Due? Tre? A queste si aggiungano le mega navi da crociera ed i traghetti per le isole. Si vuole oscurare il sole? Ripeto: ferrovia, erosione e Darsena vanno legati assieme".

Carlo Venturini