La Comunità Ebraica: "Non bisogna mai abbassare la guardia"

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"E’ un fatto grave. Che mette in evidenza come non bisogna mai abbassare la guardia contro l’antisemitismo e i rigurgiti di un passato terribile".

Enrico Fink, presidente della Comunità Ebraica di Firenze conosce personalmente la famiglia del bambino ebreo aggredito al parco Altobelli di Venturina Terme. "Ho espresso loro la mia solidarietà personale e quella della comunità – spiega – e in questo momento è importante reagire perché si apra una riflessione e ci sia la consapevolezza di ciò che è accaduto. Noi saremo al fianco della famiglia per ogni iniziativa legale, questi fatti devono essere denunciati e perseguiti".

Un fatto che lascia storditi anche perché in val di Cornia non ci sono stati mai episodi di questo tipo. Come se lo spiega?

"Il marciume che emerge dai social è il terreno di coltura per questi comportamenti. Bisogna individuare i responsabili e aprire un percorso. Anche chi ha aggredito il bambino è una persona da seguire, è in qualche modo una ’vittima’ che ha bisogno di capire che cosa ha fatto. Non è semplice bullismo, ma qualcosa di più grave".

E il bambino?

"Dobbiamo essere vicini a lui e alla famiglia. Ha subito un brutto trauma e ha bisogno che la comunità gli faccia sentire tutta la solidarietà, non deve sentirsi solo. Sono convinto che questo potrà avvenire perché conosco Venturina e la Val di Cornia e penso che tante persone faranno sentire la loro vicinanza e solidarietà alla famiglia".