
"La città ora insorga". Il grido della sinistra . Ma Fdi: "Soluzione giusta"
Il via libera alla realizzazione della base militare al Cisam, a San Piero a Grado, dentro il perimetro del parco naturale di San Rossore, è secondo Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in comune (Una città in comune e Unione popolare) "un’evidente provocazione, l’ennesimo tentativo di provare a schiacciare un territorio e la sua comunità: la città insorga contro la nuova base per fermare l’escalation". "Chiusi nelle loro stanze del potere davanti ai loro schermi - attacca Auletta - i rappresentanti del Governo, della Regione Toscana e del Comune di Pisa hanno chiuso la farsa del tavolo interistituzionale decretando che la nuova base militare si farà nel cuore del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, facendo propria la proposta avanzata proprio dallo stesso Presidente del Parco, Lorenzo Bani. Ma come un anno e mezzo fa anche questo piano trasversale del centrodestra e del centrosinistra fallirà grazie a una mobilitazione sempre più ampia e diffusa che il Movimento No Base insieme a moltissime altre realtà locali e nazionali ha costruito giorno dopo giorno". Contro la decisione del tavolo interistituzionale anche le associazioni ambientaliste ’La città ecologica’ e il comitato permanente di difesa di Coltano, secondo le quali "nonostante l’aperto dissenso di importanti enti locali e l’astensione di altri facenti parte della Comunità del Parco grave è la responsabilità che si sono assunti il presidente della Regione, il sindaco di Pisa, il presidente del Parco, confermando l’ormai costante anomala consonanza di vedute e continuando a ripetere rappresentazioni non vere di quanto si è andati ad approvare". D’accordo con la decisione invece il capogruppo di Fratelli d’Italia del consiglio comunale pisano, Maurizio Nerini: "Sono contento che il tavolo interistituzionale abbia chiuso una polemica che ha raggiunto livelli impensabili, con isterismi collettivi e ricostruzioni fantasiose spesso fuorvianti: per primo ho avuto l’intuizione che il Cisam poteva assolvere questa funzione, del resto mettere una caserma dentro una caserma appare logico. A questo punto, vista l’agitazione scomposta dei soliti ambientalisti a comando,per far sentire davvero la voce della maggioranza che lavora col mandato ricevuto dal popolo, ci sarebbe soltanto da costituire un movimento ‘Sì base’".
Gab. Mas.