
Barbara Capovani
Pisa, 4 luglio 2024 – Promuovere il dialogo tra realtà sanitaria e giudiziaria. E’ questa l’idea a monte del libro ’L’infermità mentale tra esigenze terapeutiche, tutela delle persone e principi di garanzia’, edito da Pacini, nato da un progetto di Barbara Capovani (nella foto a sinistra) e presentato ieri pomeriggio alle Benedettine, nel ricordo della psichiatra uccisa davanti al suo reparto. "Barbara Capovani aveva compreso l’importanza dell’integrazione tra professionalità diverse per arrivare a un disegno di legge in grado di risolvere le criticità che caratterizzano il mondo psichiatrico".
Con queste parole Paolo Oliva, presidente dell’ordine degli avvocati, ha aperto la presentazione dell’ebook gratuito, realizzato proprio con l’intento di portare avanti il progetto di Barbara e sensibilizzare sul tema. Oltre a Oliva, nel corso della presentazione moderata da Patrizia Alma Pacini, sono intervenuti gli autori Eleonora Polidori, presidente Sezione Civile Tribunale di Pisa, e Alberto Gargani, professore dell’Università di Pisa, Emma Venafro, dell’Ateneo pisano, Andrea Fagiolini dell’Università di Siena, e Pietro Gusticucci, associazione Barbara Capovani.
"La dottoressa Capovani aveva auspicato l’apertura di un percorso volto a individuare nuove prospettive normative – ha spiegato Alberto Gargani, docente del dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa e coautore del volume – non solo per quanto riguarda gli autori di reato pericolosi, ma soprattutto per gli infermi di mente che palesino già forme di pericolosità prima di commettere reati".
Al centro del dibattito, dunque, l’infermità mentale, le Rems e quel "vuoto normativo che non è ancora stato colmato" e le cui conseguenze ricadono spesso sui reparti di psichiatria. Il libro è nato dal convegno tenutosi il 27 giugno 2023 e ideato dalla stessa Capovani per sollecitare una riflessione sulla cura dell’infermità mentale e la gestione delle Rems con un approccio interdisciplinare. "Il nostro obiettivo come associazione - ha aggiunto Pietro Gusticucci - è quello di mantenere alta l’attenzione su questi temi e sulle criticità di un sistema che non vede dialogare sufficientemente la realtà sanitaria e quella giudiziaria".
Sul tavolo anche altri progetti, "come quello di portare la pet therapy in psichiatria - continua Gusticucci - un’altra iniziativa fortemente sostenuta da Barbara". "Il progetto non può ritenersi concluso con la presentazione di oggi - ha concluso Gargani - ma è ben avviato e continuerà nel ricordo commosso della dedizione, dell’impegno e del sacrificio di Barbara Capovani".