
Abbracci, lacrime, dolore, vicinanza e ricordo. C’era tutto questo ieri mattina davanti ai cancelli dell’Iti Da Vinci-Fascetti, dove intorno...
Abbracci, lacrime, dolore, vicinanza e ricordo. C’era tutto questo ieri mattina davanti ai cancelli dell’Iti Da Vinci-Fascetti, dove intorno alle 11.30 una trentina di ragazzi si sono riuniti per stendere uno striscione in onore di Jacopo Gambini. La scritta "Jacopo Vive x sempre con noi", un grande cuore rosso e decine di dediche firmate dai compagni di classe, dagli amici, dai professori e da chiunque sia rimasto toccato dalla tragedia dello studente 17enne morto mercoledì sera per le ferite riportate nello schianto frontale in moto, dove è rimasto coinvolto anche l’amico 16enne Leonardo Renzoni. Il sole è alto nel cielo quando i compagni di classe, riuniti a pochi passi dagli aerei esposti nel giardino dell’Istituto tecnico, finiscono le ultime firme dello striscione e si prodigano tutti insieme per appenderlo ai cancelli.
Sono minuti difficili: alcuni volti sono rigati dalle lacrime, altri si fanno forza in un abbraccio, che poi diventano dieci; c’è chi invece cerca conforto nel supporto dei professori o nello scambiare due chiacchiere con gli amici di tutti i giorni. Tutti si prodigano per aiutare a fissare lo striscione: non li scalfisce neanche il sole cocente, che sull’asfalto di via Contessa Matilde ribolle come se fosse piena estate. Intorno, il silenzio carico di emozione sembra quasi sospendere il tempo. Poi lo striscione viene sistemato, i ragazzi, mani attorno alle spalle, lo guardano soddisfatti, alcuni con gli occhi lucidi. C’è chi resta fermo a fissare le scritte, chi fotografa per portare con sé un ricordo di quel momento, chi semplicemente resta in silenzio.
"Stanno ancora metabolizzando il lutto – raccontano alcuni docenti –. La tragedia che è successa a Jacopo li ha colpiti molto, anche perché diversi sono a loro volta motociclisti". Parole che trovano conferma guardando il parcheggio della scuola, dove ci sono almeno una decina di moto come quelle coinvolte nell’incidente di mercoledì. "Spesso alla loro età si sentono invincibili, ed è normale a 17 anni, ma quando succedono queste tragedie chiunque si ferma e riflette". Sullo striscione, le dediche raccontano il legame che Jacopo aveva con chi lo conosceva: "Sei stato uno dei migliori amici che potessi avere, e mi raccomando ridi come sai fare", scrive un amico. "Ti vogliamo tanto bene", è l’ultima dedica di molti compagni. C’è chi ricorda le promesse mai mantenute, chi le passioni del ragazzo: le moto, con frasi come "Sgasa da lassù" e "Corri fra le nuvole", oppure la pesca, con messaggi che sembrano rivolgersi a un amico ancora presente: "A pesca ci andremo un’altra volta", "Ci vediamo al lago dei cavalieri per un’altra pescata insieme", e ancora "Torneremo a pescare ragni insieme Jacopino". È il momento del dolore per i ragazzi, ma anche della memoria. E la sola certezza che emerge dai messaggi è chiara e incrollabile: "Jacopo resterai per sempre nei nostri cuori".