Internet Festival, dall'ambiente alla cucina: così cambia il mondo digitale

Il nostro speciale sull'evento in corso a Pisa

Internet Festival a Pisa

Internet Festival a Pisa

Pisa, 10 ottobre 2019 - Il giorno è arrivato. Tutti i dubbi su quali siano le regole del gioco da seguire nel mondo digitale saranno discussi e sciolti nei prossimi quattro giorni, dal 10 al 13 ottobre, all'Internet Festival - Forme di futuro. Un vero e proprio tuffo nella Rete con 280 eventi a giro per tutta la città tra laboratori, spettacoli, incontri e convegni, squarci sul futuro e su come computer e tecnologia ci possano aiutare a vivere meglio o a salvaguardare anche l'ambiente e il nostro pianeta. 

Coinvolti e affrontati diversi mondi: ambiente, videogiochi, cybersecurity, economia e imprese, rapporto tra uomo e tecnologie, arte, danza e musica. Anche la cucina. Il tutto ambientato nei luoghi più suggestivi della città, come il centro congressi Le benedettine, la Cittadella Galileiana, le Logge di Banchi e le Officine Garibaldi.

Per l'Internet Festival di Pisa è la nona edizione ed oggi c'è stato, nel pomeriggio, il taglio del nastro ufficiale, a cui ha partecipato anche l'assessore alla presidenza e all'innovazione Vittorio Bugli. La Regione sostiene il festival fin dai suoi esordi. "E' una manifestazione importante – sottolinea Bugli - ed è bello farla a Pisa, perchè qui risiede il cuore della ricerca e della tecnologia della nostra regione". A Pisa cinquanta anni fa è stato inaugurato il primo corso di studi in scienza dell'informazione. "Oltretutto – prosegue l'assessore – è una manifestazione che non ha valore solo per la Toscana ma ha un carattere internazionale. 

Il programma (clicca qui - link esterno)

Insieme ai 50 anni dalla nascita del primo corso di Scienza dell’Informazione (poi Informatica), la città festeggia con la nona edizione l'importanza di conoscere l'innovazione digitale, i suoi sviluppi e influenze. A disposizioni dei partecipanti, dagli zero anni in su, attività, workshop, giochi interattivi e immersivi, esposizioni multimediali con cui poter interagire. A passo veloce nelle strade di Pisa, tra un evento e l'altro, per non perdersi nulla. 

Possiamo ancora definire il giornalismo un sistema informativo?

IL PROF. SORRENTINO: "RICONNETTERE I GIORNALISTI CON IL LORO PUBBLICO" (video)

MARCO PRATELLESI: "SUI SOCIAL PIU' CONVERSAZIONE CHE INFORMAZIONE" (video)

GLI OLOGRAMMI PER CAPIRE MATEMATICA E SCIENZE (video)

CON I ROBOT I RAGAZZI PRODUCONO TECNOLOGIA (video)

PARLA IL DIRETTORE CLAUDIO GIUA (video)

“Il giornalismo si sta trasformando da ciò che si deve sapere in ciò che si vuole sapere”. Così Carlo Sorrentino, professore dell'Università di Pisa, apre l'incontro “Nuovo patto fra il giornalismo e pubblico, per far crescere il valore sociale del giornalismo”. Il primo appuntamento del primo giorno dell'Internet Festival.

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“Con l'avvento del digitale il percorso classico dell'informazione - trovare, selezionare le fonti e gerarchizzarle - è stato fortemente destrutturato. Anche le modalità di fruizione delle informazioni sono cambiate”. E la rincorsa degli argomenti commerciali ha portato a una “progressiva perdita di fiducia: il mondo crede sempre meno nel giornalismo, l'Italia in particolare pochissimo e la crisi di fiducia è maggiore dove lo sviluppo demografico è più avanzato - sottolinea Sorrentino - Questo è il momento in cui il giornalismo deve ripensare a se stesso senza avere a sua disposizione i capitali adeguati”.

“Prima vincevano tutti nel patto tra editore e pubblico: l'editore aveva i suoi spazi pubblicitari e il lettore otteneva l'informazione. Ora si è tutto spezzato", dice il giornalista Marco Pratellesi. "I giornalisti erano quelli che decidevano quale informazione dialogare e trasmettere, nell'era attuale sono guardati con sospetto, perché vogliono inserirsi nel dialogo diretto tra la fonte e il pubblico”. Sui social passa una parte del'informazione e la mediazione non è più fatta dal giornalista, "ma dalla conversazione fatta da chiunque. La conversazione prevale sull'informazione. Diamo più valore alla conversazione sui social che l'informazione veicolata e mediata, controllata e verificata".

Interazione e immersione

Robot telecomandati, escape room, ologrammi per imparare matematica e scienze. Sono solo alcune delle attività organizzate al centro congressi Le Benedettine, nell'area T-Tour, dall'Internet Festival a cui bambini di tutte le età partecipano con la scuola o le loro famiglie. In un mondo digitale, la consapevolezza delle regole e dei limiti che la tecnologia deve e non deve avere è fondamentale. Per questo il coinvolgimento dei più piccoli.

Interazione e immersione solo le parole chiave. Il pedagogo Matteo Locatelli mostra ai bimbi delle elementari che anche la matematica può essere divertente e affascinante: “Creando un ologramma i più piccoli possono lavorare su dei principi di costruzione geometrica”. Matteo Crivellini, direttore di Fosforo Festa della scienza sfida i ragazzi a essere produttori di tecnologia, partecipi e non solo passivi fruitori. In campo tablet e piccoli robot. Emergency del gruppo Pisa, invece, ha realizzato una vera e propria escape room, in cui muniti di poco tempo e astuzia ragazzi e ragazze devono trovare gli indizi e aiutare i medici a salvare le vittime di un'esplosione.

Imprenditore illuminato

Grande applauso per il volto di Adriano Olivetti scoperto dopo il taglio del nastro, avvenuto alle 15 alle Logge di Banchi. Il mega ritratto è stato realizzato appositamente per il Festival, insieme a quello di Steve Jobs e Samantha Cristoforetti, dell'artista di tape art No Curves. Proprio riguardo l'imprenditore il sindaco di Pisa Michele Conti dice: ”Vorremmo dedicargli una piazza o una via, perché crediamo che sia stato un imprenditore illuminato". “È anche grazie a lui e alla sua olivetti”, sottolinea, grazie agli studi della macchina che si rivelarono precursori e fondamentali per “arrivare all'informatica dopo e a quello che abbiamo oggi”.

Le Olivetti non mancano nemmeno nella mostra "Hello World", esposta al centro congressi Le Benedettine, che celebra la storia e l'evoluzione delle macchine da calcolo recuperando, dalla metà dell'800 fino agli inizi degli anni 90, tutto il loro percorso. In prestito, sono presenti anche una macchina crittografica che utilizzavano i nazisti e l'Apple One, con tanto di scatola a dimostrarlo, il vero punto di lancio dell'impero digitale. Anche in questo caso non si parla di una semplice mostra, ma permane la visione dell'internet Festival, ovvero l'interazione: è infatti possibile immergersi completamente nello scorrere del tempo, con colori e rumori e testare per i più piccoli o ricordare per gli adulti i giochi sul computer degli anni 90.

Attraverso la tecnologia

L'occhio del digitale oltre a farci vivere diversamente ci permette di vedere le cose da un'altra prospettiva. Lo ha fatto anche Agostino Ferrente, regista di 'Selfie', film presentato al cinema Arsenale: ha dato in mano il cellulare a due ragazzini di 16 anni che "vivono borderline" - in quartieri difficili, senza possibilità di studiare, ma con la voglia vivere 'normalmente' -  e gli ha detto di premere 'play'. Gli attori per la prima volta sono stati cameramen di se stessi e hanno raccontano la loro storia, guardandosi nel display del cellulare. 

Servono delle regole nel mondo digitale?

“Dieci anni fa la mia risposta sarebbe stata diversa, ovvero che non servono delle regole aggiuntive, ma che quelle presenti bastano”, ammette l'avvocato Marco Bellezza all'evento “Le regole del gioco” alla Scuola Superiore Sant'Anna. “Invece è necessario predisporre un nuovo ordinamento per la realtà virtuale – aggiunge – Bisogna rendere le regole del gioco, appunto, meno asimmetriche rispetto ad adesso”. Due le occasioni di confronto sul regolamento europeo riguardo il controllo elettronico che insieme al Ministero dello sviluppo economico si vuole cogliere: “Partire dall'esperienza di Agicom e rivedere la Legge Gasparri, che può essere anche l'occasione per rivedere le norme sulla pubblicità”.