ELEONORA MANCINI
Cronaca

Intelligenza meccanica, nuova era Nasce a Ghezzano il settimo polo

Profilo dedicato a realtà virtuale materiali smart e robot della Sant’Anna: "Ancora un’occasione di crescita"

di Eleonora Mancini

La Scuola Sant’Anna moltiplica i suoi Istituti di eccellenza. Ieri è nato ufficialmente il settimo Istituto di altissimo profilo dedicato alla Intelligenza Meccanica. Nell’area di Ghezzano, l’Istituto è già operativo e ha alla guida il professor Massimo Bergamasco, già direttore del Laboratorio TeCIP (tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione). L’Istituto di Intelligenza Meccanica segue e segna il passo in tema di innovazione tecnologica, interazione uomo-robot e si concentrerà su temi relativi all’evoluzione delle scienze meccaniche quali i sistemi intelligenti di automazione, la realtà virtuale e aumentata, i meccanismi, le strutture e i materiali smart per la robotica, la sensoristica in fibra ottica e i sottosistemi fotonici integrati per il sensing e le telecomunicazioni, l’interazione tra essere umano e robot. Ieri la presentazione del nuovo centro alla presenza di Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, particolarmente orgogliosa di questa nuova ‘creatura’ pronta ad acquisire ingenti finanziamenti attraverso bandi competitivi e commesse industriali.

"La Scuola – ha spiegato Nuti – è cresciuta moltissimi negli ultimi anni e ancora di più crescerà. Nel 2020 la scuola ha acquisito progetti da bandi internazionali e nazionali per un valore quasi doppio rispetto agli anni precedenti". Una nota di orgoglio è l’accento sull’ingegneria meccanica che connota e differenzia questo nuovo Istituto: "nel campo dell’ingegneria meccanica – spiega - il nostro Paese è una eccellenza mondiale anche grazie ai molti investimenti realizzati. Questa è una base che viene arricchita da una serie di competenze che vanno dalla robotica, non solo nel campo della salute, alla sensoristica avanzata".

"L’Istituto di Intelligenza Meccanica della Scuola Superiore Sant’Anna nasce dall’unione tra il gruppo del laboratorio Percro – spiega il direttore Bergamasco - e quello sulla sensoristica avanzata. L’obiettivo che si propone è svolgere attività di ricerca e formazione nel campo dell’interazione tra essere umano e macchina. Nel futuro, una delle sfide cruciali sarà l’integrazione tra mondo digitale e mondo reale. Il nostro Istituto favorirà questo dialogo attraverso la robotica applicata a diversi ambiti, la sensoristica avanzata, i sistemi di realtà virtuale e attraverso le aree di nostro interesse scientifico che rientrano tra le scienze dell’intelligenza meccanica", commenta il neo direttore dell’Istituto di Intelligenza Meccanica Massimo Bergamasco. Tra le ‘creazioni’ del laboratorio che sintetizzano l’interazione uomo-macchina e anche l’attenzione di industrie ed enti per i progetti degli scienziati della Sant’Anna, c’è quella di un drone su ruote progettato da Luca Tiseni e Daniele Leonardis, rispettivamente dottorando e ricercatore dell’Istituto. "Il progetto – spiegano – è stato finanziato da Rfi. C’è chi lo chiama la ‘bat mobile’, per la sua forma che ricorda la celebre auto di batman. Ma in realtà è un robot che serve per ispezionare la linea ferroviaria e verificare che sul tracciato, dopo ogni manutenzione, non vi siano ostacoli. Questo lavoro di osservazione viene per ora fatto da una locomotiva con un operatore. Questo drone, invece, è più rapido, efficace e sicuro grazie ai sensori capaci di monitorare altri dati importanti sullo stato della linea ferroviaria".