
Infortuni silenziosi, i dati sono allarmanti
"Sicurezza, lavoro e inclusione di genere: gli infortuni silenziosi". E’ l’iniziativa promossa da Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) di Pisa, in collaborazione con Comune di Pisa, Fondazione Stella Maris e Inner wheel club di Pisa.
Una giornata per parlare di occupazione femminile e dei rischi ad essa legati. Due le testimoni di infortuni sul lavoro: la vicepresidente Anmil, Silvia Signorini e Patrizia Iacopini. Queste due donne,
a molti anni di distanza, hanno deciso
di raccontare la propria esperienza mettendo in evidenza temi caldi ancora oggi argomento di discussione. Perchè di lavoro, purtroppo, si continua ancora a morire.
Per l’occasione sono intervenuti il presidente Anmil Pisa, Alberto di Pede, la vicesindaco Raffaella Bonsangue, la senatrice Ylenia Zambito, la professoressa Marilù Chiofalo, l’ex dipendente Asl Pisa, Cinzia di Pede e Veronica Manghesi.
I dati dell’Inail restituiscono un quadro non rassicurante: +41% di infortuni nel 2021 rispetto al 2020 (Inail).
"Un dato alterato dalla pandemia - dice Chiofalo -, ma che fa riflettere: le donne sono vittime di infortuni e incidenti in corrispondenza dei lavori di cura, infortuni da stress da lavoro correlato e incidenti in itinere".
"Dalla Commissione parlamentare d’inchiesta che si è istituita in Senato nella scorsa legislatura e che si occupava di indagare sugli infortuni sul lavoro, sono emerse diverse proposte - spiega la senatrice Zambito -. Un forte impegno deve essere preso da parte di tutte le istituzioni in materia di formazione dei giovani. Un’altra risposta è il rafforzamento dei controlli nei luoghi di lavoro".