IGOR VANNI
Cronaca

Negozio dato alle fiamme, "un raid da professionisti. E senza movente"

Incendiato il negozio ‘Immagini - Siamo Avanti’ di Arena Metato: danni per oltre 150mila euro, al setaccio i filmati delle telecamere

Michele Lorenzetti

San Giuliano Terme (Pisa), 9 gennaio 2021Un lavoro da professionisti. È quello che sospetta Michele Lorenzetti, titolare del negozio di abbigliamento "Immagini - Siamo avanti" di Arena Metato, dato alle fiamme nella notte di Befana, in pieno lockdown. L’intero reparto outlet e quello uomo completamente distrutti dalle fiamme, per un danno complessivo che si aggira tra 150 e 200 mila euro. Un atto doloso, su questo non ci sono dubbi, sul quale sta indagando la squadra mobile di Pisa. "Un lavoro fatto da esperti, hanno tagliato la guarnizione della porta, sfondato il vetro con un mazzuolo e tirato dentro il negozio una specie di molotov – racconta Michele Lorenzetti, 55 anni, molto conosciuto in paese –. Ciò che mi chiedo è una cosa sola: perché? Non ho mai ricevuto minacce, sono qui da 37 anni e la gente viene apposta anche da Pisa, Livorno, Viareggio e Lucca. Non è una ragazzata, è stato fatto di proposito, un atto grave e non ho idea di chi possa esser stato". Ad avviare l’attività è stata sua madre, con il negozio da donna (almeno questo resterà aperto) sull’angolo di Via del Popolo. Poi l’acquisto del fondo accanto, con l’apertura dell’outlet, quindi, quando la sede dei vigili urbani è stata trasferita, Lorenzetti si è allargato ancora con il reparto uomo, ‘trasformando via del Popolo in una strada del commercio.

Eppure quella domanda continua a riproporsi insistentemente nella sua testa. "Una cosa del genere non si era mai vista: incendiare è una cosa grave, roba da racket – continua ‘Michelino’ come lo chiamano in paese –. Eppure sono una persona pacifica, solare, sto al pubblico, non ho mai avuto problemi con nessuno. Penso che sia un gesto dettato dall’invidia. Dare alle fiamme un negozio ha un significato ben preciso, significa radere al suolo e quando bruci non cresce più niente. Purtroppo il negozio è tutto distrutto. Era un gioiellino, con il tram sullo sfondo, tutto in legno pregiato, con arredamento vintage: lo conoscevano tutti. Una botta al cuore, sono distrutto perché hanno portato via un pezzo della mia vita".

Subito è intervenuta la squadra mobile di Pisa, oltre ai vigili del fuoco che hanno spento le fiamme: il grosso, però, ormai era bruciato. "La scientifica ha fatto i rilievi fino alle 3 di notte – aggiunge Lorenzetti, che ha ricevuto tante testimonianze di affetto e vicinanza –: ho consegnato loro i filmati della telecamera di sicurezza. Nel paese ce ne sono altre 2, alla rotonda e alla chiesa, ma la frazione è tranquilla, non si percepisce un senso di insicurezza". Intanto il mazzuolo usato per sfondare la porta è stato ritrovato nel giardino di fronte, mentre in mezzo alla strada c’era una macchia di bruciato, come se la bottiglia incendiaria fosse stata accesa proprio lì. "Ripartire sarà dura, ma ci proveremo".