REDAZIONE PISA

Incantato dai segreti del "Signor 5 per cento"

Incantato dai segreti del "Signor 5 per cento"

di Renzo Castelli

PISA

Aldilà dei rapporti confidenziali (politici o personali) che possano essere intercorsi fra Silvio Berlusconi e i rappresentanti locali del suo partito, ci fu un rapporto stretto e documentato che legò il fondatore di Forza Italia e un personaggio pisano che per un ventennio fu molto presente, dovremmo dire protagonista, della vita cittadina: Romeo Anconetani. La notorietà di Anconetani come uomo di calcio di grande esperienza veniva dal passato ("Il signor 5 per cento") ed era giunta all’orecchio anche di Berlusconi che, da uomo di sport, non poteva non nutrire grande curiosità verso questo personaggio. Un giorno volle incontrarlo. Accadde quando, alla metà degli anni Ottanta, Berlusconi subentrò a Giussy Farina ai vertici del Milan. Una delle cose che il nuovo boss rossonero si premurò di fare fu di incontrare quello che per anni aveva comandato il mercato del calcio in Italia: Anconetani, appunto. Forse voleva carpirgli segreti, trucchi, illazioni...Tanto più che proprio in quell’anno Romeo aveva compiuto il miracolo di portare il Pisa, cioè la squadra di una città di provincia, per la seconda volta in poco tempo in serie A.

L’incontro avvenne a fine giugno del 1986 ad Arcore, a villa San Martino. Romeo era accompagnato da "Formaggino", autista del capo e collaboratore fra i più noti di quegli anni nerazzurri. Il racconto che ne fece Romeo al figlio Adolfo è questo: "Berlusconi era in tuta e stava in mezzo a un grande orto che, nell’immenso parco, sta alle spalle della villa. Entrarono subito in grande sintonia. Fece cento domanda a mio padre, si capiva che voleva sapere sempre di più di quel mondo così ricco di retroscena. E mio padre certamente non lesinò sulle risposte. Si lasciarono in grande armonia e con progetti di collaborazione". Romeo, che nel 1973 aveva già acquistato Kieft dagli olandesi, era rimasto in rapporto con il calcio di quell’area geografica e proprio nei primi mesi del 1986 aveva fatto un compromesso per l’acquisto di due nuovi giocatori, tali Gullit e Van Basten. Ma nel 1986 il Pisa retrocesse in serie B e Romeo propose il compromesso a Berlusconi. Sappiamo come andò a finire. Il presidente del Milan non dimenticò mai quel favore. L’acquisto dei due giocatori procurò al club rossonero tanti successi anche internazionali. In quegli anni Romeo e Berlusconi si incontrarono spesso in riunioni di Lega, finché non giunse il momento più tragico per i colori nerazzurri: lo spareggio nel 1994 con l’Acireale. "Berlusconi si dimostrò molto generoso – ricorda Adolfo Anconetani – Telefonò a mio padre e gli propose un ricco contratto come osservatore del Milan. Fu un contratto che restò in vita praticamente fino alla sua morte e che poi passò anche a me per qualche tempo. Un grande signore".