In coda alla Caritas 1819 persone. A Pisa la povertà diventa endemica

Presentato il report per il 2022 dell’Osservatorio diocesano: un terzo dei frequentatori della Cittadella della Solicarietà ha meno di 18 anni e non si ferma la crescita delle ‘nuove fragilità’ (sono il 33,%).

Aumentano gli stranieri che si rivolgono a Caritas soprattutto per la massiccia presenza di ucraini e Georgiani. Quasi 38mila i pasti erogati a 550 persone e oltre 1400 i buoni doccia. In totale sono 1.819 le persone incontrate dalla Caritas nel 2022, più o meno le stesse dei dodici mesi precedenti (1.864) e molto meno delle 2.146 del 2020, il primo anno della pandemia e anche quello dell’impennata record", quello in cui si è registrato il dato più alto da quando, ormai più 20 anni fa, sono iniziate le rilevazioni dell’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse. Ma sono anche quasi un quarto in più (+23,9%) rispetto alle 1.417 che si erano rivolte ai servizi dell’organismo pastorale della Chiesa pisana nel 2019, ultimo prima della doppia crisi, iniziata con l’emergenza sanitaria da Covid-19 e le sue conseguenze sociali ed economiche, e proseguita con la guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione. E’ quanto emerge da "Povertà Plurali", il sedicesimo Rapporto della Caritas diocesana di Pisa.

"è la normalizzazione delle povertà nel tunnel di una crisi che morde un po’ meno ma che è tutt’altro che finita – hanno spiegato i curatori del rapporto-: da un paio d’anni, infatti, il numero delle persone incontrate si è attestato di poco al di sopra delle 1.800 e anche i numeri del primo semestre del 2023 lasciano credere che saremmo attorno a quella cifra, circa 300 in più rispetto alla media del periodo pre-pandemia". La povertà minorile. Un dato da cui emergono la crescente situazione di fragili dei più piccoli, bambine e bambini e adolescenti non in quanto soli ma perché vivono in famiglie sempre più povere.

Dei 1.565 figli conviventi, quasi i tre quarti (72,6%, 1.137) sono minori. Delle 1.958 persone complessivamente sostenute dalla Cittadella della Solidarietà, l’emporio alimentare con sede al Cep, più di un terzo (35,5%) hanno meno di 18 anni. Si tratta di 695 minorenni, il 51% in più rispetto ai 461 del 2019. Non si è fermata la crescita delle "nuove povertà", coloro che si sono rivolti alla Caritas negli ultimi dodici mesi. Però ha frenato. Nel 2022 sono stati pari a un terzo (33,1%) di tutte le persone incontrate, un po’ di più rispetto al 2021 (28%), ma molte meno in confronto al 37,4% del 2020. E comunque nei primi 6 mesi del 2023 si fermano al 16,5% contro il 23,3% dello tesso periodo 2022. I migranti e l’emergenza Ucraina. Dopo anni di costante restringimento della forbice fra italiani e stranieri, nel 2022 la percentuale delle richieste di sostegno da parte dei migranti è tornata a crescere (71% contro 29% degli italiani). E’ soprattutto la conseguenza della guerra in Ucraina e delle migrazioni forzate che ne sono derivate: in un anno (dal 2021 al 2022), i cittadini ucraini seguiti dalla Caritas sono aumentati di otto volte e questa comunità è diventata di colpo la più numerosa fra quelle immigrate sostenute dai servizi dell’organismo pastorale della Chiesa pisana, con 195 persone, pari al 15,1% di tutti gli stranieri.

Carlo Venturini