Imprese giovanili in calo. Sfida anche demografica

Tutti i dati diffusi dalla Camera di Commercio: -2,9% rispetto al 2022

Imprese giovanili in calo. Sfida anche demografica

Imprese giovanili in calo. Sfida anche demografica

Sono calate nel 2023 le imprese giovanili nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa del -2,9% rispetto al 2022. Le nuove imprese che vengono registrate da under 35 non riescono a compensare il progressivo invecchiamento degli imprenditori. Un problema

tristemente diffuso

in tutto il paese, e che anzi nelle province del Nord Ovest registra una flessione più contenuta rispetto alla Toscana (-3,5%) e al dato nazionale (-3%). Un calo di imprese giovanili che si rileva molto meno nelle aree periferiche delle tre province, dove i costi di insediamento sono più accessibili e le opportunità di lavoro dipendente più limitate, oltre probabilmente al desiderio dei giovani imprenditori di mantenere attivi i propri territori.

"Il calo delle imprese giovanili - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – mette in primo piano un tema più ampio e rilevante come quello demografico. Con un numero crescente di imprenditori che "invecchiano" e un numero insufficiente di giovani che li rimpiazzano, diventa sempre più evidente l’importanza di affrontare questa sfida in modo proattivo. Promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile è infatti fondamentale non solo per la vitalità economica dei territori, ma è anche una forza trainante per l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali che stanno plasmando il futuro dell’economia. È quindi fondamentale incentivare la partecipazione attiva dei giovani al mondo imprenditoriale".

Nella provincia di Pisa il 2023 ha registrato un calo di 54 imprese giovanili (-1,7%), attestandosi a quota 3.058.

Un numero che corrisponde al 7,3% delle imprese: dato in linea con il resto della regione ma inferiore alla media nazionale dell’8.5%. Il settore trainante delle imprese under 35 è il commercio, che registra 809 unità, i servizi alle imprese (602) e il turismo (353). Nei servizi alle imprese si rileva una buona presenza di agenti e mediatori assicurativi e di addetti alla cura del paesaggio, mentre nell’Alloggio e ristorazione crescono le strutture ricettive. Le note dolenti sono però le costruzioni (-6%) e l’industria (-4,3%), resta stabile, invece, l’agricoltura. Menzione d’onore per il Valdarno Inferiore, unico territorio dove il dato delle imprese under 35 resta invariato.