Imprenditore decisivo nella trattativa con il magnate Knaster

Mirko Paletti, ex vicepresidente del Pisa Sporting Club, ha giocato un ruolo chiave nella cessione del club a Alexander Knaster nel 2021. La trattativa è stata determinante per affrontare le difficoltà economiche legate alla pandemia.

Mirko Paletti è stato vicepresidente del Pisa Sporting Club dal luglio 2018 fino al gennaio 2021. Figlio del compianto cavalier Sestilio Paletti, storico imprenditore milanese insignito anche dell’Ambrogino d’Oro, detiene la maggioranza delle quote di Filcasa. Al Pisa ebbe una quota di minoranza del sodalizio nerazzurro, pari al 5%, fin dalla cessione delle quote di Petroni ad Enzo Ricci e Giuseppe Corrado. Nel Pisa ebbe un ruolo fondamentale. Fu anche per merito di Paletti se in nerazzurro arrivò Alexander Knaster a rilevare la maggioranza del club con sede in via Cesare Battisti nel gennaio 2021. La trattativa nacque per l’esigenza di trovare un socio danaroso in un periodo di gravi contingenze economiche quale fu quello legato alla pandemia del Coronavirus. Fu proprio Paletti a rivelare, in una intervista, come si arrivò alla trattativa con il magnate russo-americano: "Incontrammo a Forte dei Marmi Alexander Knaster ed abbiamo iniziato a parlare del Pisa - dichiarò Paletti -. Eravamo vicini di ombrellone. Lui cercava una squadra di calcio e ad trovato quella ma anche una piazza con grandi potenzialità, Pisa è una città bellissima". Paletti e Corrado riuscirono a distogliere Knaster dall’interesse della Sampdoria, le cui quote erano state trattate fino a poco tempo prima, convincendolo a provare la scalata al club pisano. Le ultime parole istituzionali di Paletti come vicepresidente del Pisa furono quelle di cessione del club a Knaster: "Il lavoro di questi anni – scrisse Mirko Paletti – svolto con la città di Pisa, con i tifosi e in particolare con i miei compagni di viaggio mi ha fatto capire il vero significato della parola ‘squadra’. Sicuro che tali valori risiedano anche nel nuovo azionista, lascio con un pizzico di tristezza nel cuore che resterà a vita nerazzurro". La sua presenza nel club nerazzurro fu legata al compianto padre Sestilio, legato da una profonda amicizia con Enzo Ricci e Giuseppe Corrado. Venne a mancare pochi mesi dopo la cessione del club del dicembre 2016. Al Cavaliere fu intitolato anche un trofeo che si svolse all’Arena Garibaldi tra il Pisa Sporting Club, il Carpi e i tedeschi del Roj Dortmund.

Michele Bufalino