Il sogno della stabilità: "Contratti fissi nuovi sotto al 20% su Pisa. E mancano gli ispettori"

Il segretario Cgil Alessandro Gasparri: "L’82% è a termine. Precarietà diffusa e pochi controlli, crescono infortuni mortali. Sicurezza, solo 13 operatori a Pisa: così prevenzione impossibile".

Il sogno della stabilità: "Contratti fissi nuovi sotto al 20% su Pisa. E mancano gli ispettori"

Il sogno della stabilità: "Contratti fissi nuovi sotto al 20% su Pisa. E mancano gli ispettori"

di Antonia Casini

La festa dei precari. Un primo maggio con lo sguardo e il cuore rivolto ai morti e alle persone infortunate sul lavoro: i numeri sono in aumento. Il segretario generale della Cigli, Alessandro Gasparri, li spiega.

Com’è andato questo 2023?

"Tra i nuovi avviamenti solo il 18% ha contratti stabili o di apprendistato, l’82% è a termine, a chiamata, a intermittenza".

Le categorie che subiscono maggiormente le conseguenze?

"Le donne e i giovani. Fino ai 55 anni l’occupazione tiene ma solo perché non si riesce ad andare in pensione".

Poi c’è la guerra quotidiana, quella dei decessi.

"In costante aumento. Il 28 aprile si è tenuta la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro che non c’è guardando ai numeri: anche gli infortuni sono incrementati".

Le cause principali?

"Legate alla precarietà che comporta scarsissima formazione e alla mancata prevenzione con gli ispettori. Sono pochi (Pisa 9 tecnici della prevenzione più un ingegnere Upg e tre medici Upg, in totale 13 operatori, Pontedera 8 tecnici, tre medici e Volterra 3 tecnici, fonte Asl, ndr) e possono intervenire solo quando l’evento è già accaduto".

Il settore più in crisi sul territorio?

"Quello della moda, del cuoio e delle calzature, non a caso chiudiamo il comizio del 1° maggio a San Miniato".

Il quadro?

"Su 500 aziende medio piccole e 5mila addetti, 350 hanno fatto ricorso alla cassa integrazione che coinvolge circa 2500 persone. Ci sono stati 75 licenziamenti negli ultimi 4 mesi".

Soluzioni?

"Favorire un tavolo unico della moda con Scandicci, Prato e la zona del cuoio per discutere di una crisi che sconta i contesti difficili di Russia e Cina".