"Il sabbiodotto è un’opera di distrazione, il vero problema è il nuovo terminal livornese"

Una città in Comune e Rifondazione contro l’infrastruttura portuale

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"Un’opera di distrazione" così Una Città in Comune e Rifondazione Comunista Pisa definiscono l’ipotesi del Sabbiodotto, il "tubo" di circa 2,5 km che sostanzialmente servirà a trasportare le sabbie che giungono dallo Scolmatore e che le riporterebbero fino al litorale di Tirrenia in due punti di ripascimento, per compensare l’erosione causata dalla Darsena Europa. "Le compensazioni partono da una logica sbagliata – denuncia Tiziana Nadalutti (nella foto), Una Città in Comune - perché viene innescata, comunque, un’erosione della costa e quindi un danno immenso all’ecosistema del litorale. Ci sembra ancora una volta un’idea semplicistica, un’opera enorme come la Darsena Europa altererà equilibri estremamente complessi e fragili, soprattutto ora che gli impatti del cambiamento climatico cominciano a farsi sentire sempre di più. È davvero credibile che un tubo lungo 2 chilometri e mezzo, piazzato in un ambiente delicatissimo e prezioso come quello delle dune e delle spiagge sia l’uovo di Colombo che risolve tutto?". Secondo l’esponente di Una città in Comune, è significativo "il silenzio del Centrosinistra che ha voluto e progettato l’opera e di chi, il Centrodestra, ha finto di preoccuparsi per il litorale ma non ha mai messo in discussione la Darsena Europa. Altrove hanno tentato di realizzarli - conclude Nadalutti -, ma o non sono mai stati terminati o si sono rivelati insufficienti". Sull’opera del Sabbiaodotto interviene anche La città ecologica che rinnova la sua netta contrarietà all’intervento: "Si qualifica come ‘compensativa’ quella che sarebbe solo un’opera di lieve mitigazione del danno che, prima di tutto, non andrebbe fatto".

Enrico Mattia Del Punta