REDAZIONE PISA

"Il reparto di ortopedia deve avere più medici"

La richiesta formulata dai consiglieri di opposizione del gruppo “Per Volterra“ "Ci sono solo due dottori"

Un navigatore computerizzato che consente di effettuare interventi ortopedici all’anca con tecniche mini invasive, con un margine di errore praticamente nullo. E’ il nuovo strumento in dotazione all’ortopedia chirurgica del Santa Maria Maddalena che consente, previa scansione statica e dinamica dell’articolazione del paziente, di calcolare con un margine di errore minimo il posizionamento delle componenti delle protesi e di valutare, in tempo reale, il risultato finale dell’intervento prima che il paziente esca dalla sala operatoria. L’innovazione continua ad arricchire il reparto dell’ospedale di Volterra, ma l’organico in dote è ancora ridotto all’osso: è l’analisi snocciolata dal gruppo consiliare di opposizione ‘Per Volterra’, che immortala una fotografia delicata quanto annosa. Gli interventi, a detta del gruppo capitanato da Roberta Benini, continuano a reggersi sulle spalle di due ortopedici. Motivo che spinge la minoranza consiliare a chiedere più personale per l’ortopedia.

"Apprendiamo con soddisfazione l’inizio degli interventi di artroplastica di anca con uso di navigatore computerizzato intraoperatorio. L’ospedale di Volterra, a fronte delle molte carenze, offre settori di eccellenza e personale medico e sanitario competente, e siamo contenti che questo possa emergere a pieno - scrive il gruppo ‘Per Volterra’ - gli ortopedici Stefano Vallini e Matteo Galgani, nonostante siano rimasti in due da un paio di anni, stanno lavorando bene e permettono al Santa Maria Maddalena di poter investire e crescere sulla protesica, grazie anche al lavoro del primario Franco Carnesecchi. Su queste basi chiediamo che l’ospedale possa crescere anche attraverso l’aumento della complessità degli interventi - è l’appello del gruppo consiliare - con l’allestimento immediato di posti letto di sub intensiva anestesiologica, che permetteranno all’area chirurgica di svilupparsi. Si tratta di elementi che non devono essere sottovalutati, pur nella consapevolezza delle mancanze nel presidio volterrano. L’avvio di interventi mini invasivi non può farci dimenticare che gli ortopedici sono solo due, oltre al primario, e che devono essere integrati con nuovo personale".

I.P.