REDAZIONE PISA

Il professor Roberto Romboli in corsa per la vicepresidenza

Prima riunione, oggi del Consiglio superiore della magistratura, dopo la cerimonia di insediamento al Quirinale. Trenta i componenti, 20 togati e 10 laici, più i membri di diritto, il capo dello Stato, il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione. I consiglieri sono chiamati, dopo la comunicazione degli esiti della verifica, da parte della commissione, dei titoli degli eletti, al primo atto che dà il via alla nuova consiliatura: l’elezione del vicepresidente. Secondo le indiscrezioni tra i nomi in ballo, c’è il pisano Roberto Romboli, voluto dal Pd, professore emerito di Diritto Costituzionale all’Università di Pisa, il più votato tra i laici, in lizza con l’avvocato Fabio Pinelli (Lega) e Daniela Bianchini, docente di Diritto di famiglia e minorile all’Università Lumsa, una tre donne elette su indicazione di Fratelli d’Italia, e che, in caso di vittoria, sarebbe la prima donna alla vicepresidenza di palazzo dei Marescialli, in un consiglio in cui le donne sono 10, 6 togate e 4 laiche, a fronte di 20 uomini, 14 togati e 6 laici. La prima questione, al vaglio della commissione nominata questa mattina dal presidente Mattarella e formata da 3 consiglieri, il magistrato di Cassazione Paola D’Ovidio, il giudice Bernadette Nicotra e il professor Roberto Romboli, i più votati nelle tre categorie, è la verifica dei titoli dei togati e e dei requisiti di eleggibilità dei laici, passaggio indispensabile perché gli eletti possano cquisire le loro funzioni. Poi si procede all’elezione del vicepresidente, che avviene a scrutinio segreto: al primo turno è eletto chi ottiene la maggioranza assoluta, 17 voti, se nessuno la raggiunge si passa al secondo scrutinio ed eventualmente al terzo, quando si elegge chi ha il maggior numero di voti. In caso di parità alla terza votazione, il regolamento prevede il ballottaggio e, in caso di ulteriore parità, a prevalere sarebbe il più anziano.